La questione dei consumi di banda è sempre viva: da un lato, i provider chiedono ai fornitori di servizi in Rete di contribuire al mantenimento dell’infrastruttura, fondamentale per la distribuzione di contenuti all’utenza; dall’altro, invece, questi ultimi ritengono di non aver alcun obbligo nei confronti dei primi. L’intera vicenda potrebbe però vedere un primo esempio di collaborazione tra le parti, con due importanti nomi ad aprire le porte ad una possibile partnership: secondo quanto riportato da Bloomberg, infatti, Google e France Telecom sarebbero alla ricerca di un accordo in grado di soddisfare entrambi.
Più che un risarcimento economico per aver usufruito in maniera gratuita dei servizi offerti dal principale operatore transalpino, nelle intenzioni del gigante di Mountain View vi sarebbe una collaborazione a livello tecnologico per ridurre l’impatto dei servizi Google sull’infrastruttura francese: mettendo insieme i rispettivi team di lavoro potrebbe dunque uscirne fuori una soluzione in grado di snellire il traffico web legato alla fruizione di contenuti multimediali in Rete, permettendo agli utenti di usufruirne riducendo i consumi per i provider. Dal compromesso non possono che averci da guadagnare entrambi.
I consumi principali sui network mondiali sono infatti rappresentati dalla riproduzione di filmati in streaming, con YouTube nel ruolo di “ingordo” divoratore di banda. Ad essere coinvolte sono sia le reti delle abitazioni domestiche che quelle mobili: il volume di dati relativo a quest’ultima tipologia cresce nella sola città di Parigi del 5% ogni settimana, il che rappresenta chiaramente una seria minaccia per i carrier. Urge dunque la ricerca di soluzioni in grado di arginare il problema del congestionamento delle reti di comunicazione, con uno sforzo congiunto di tutte le parti in gioco. Mentre in Italia da tempo i grandi operatori lanciano la sfida ai grandi nomi del Web promettendo battaglia, in Francia le trattative sono già iniziate: un modello di cooperazione futura, forse, che nel nostro paese è però fermo ancora agli investimenti per la banda larga ed alla necessità di capire chi e come debba mettere sul tavolo il denaro.
Il destino di provider e fornitori di contenuti in Rete, del resto, è legato a doppio filo: un eventuale crollo delle infrastrutture di comunicazioni si ripercuoterebbe immediatamente su ambo le componenti, motivo per cui è premura di entrambi individuare un metodo sicuro ed affidabile per la riduzione dei consumi, senza intaccare l’utenza finale. Da Mountain View, al momento, giungono esclusivamente smentite riguardo la possibile partnership, nonostante sembrerebbe esserci un fondo di verità che potrebbe trasformare presto i rumor in certezze.