Il social network più famoso della Rete continua a macinare numeri: grazie ai dati raccolti da Inside Facebook, infatti, è possibile notare come l’utenza Facebook stia raggiungendo il traguardo dei 700 milioni di iscritti. La rincorsa, però, sembra essersi inceppata proprio in vista del traguardo, con una sensibile riduzione della velocità di crescita negli ultimi mesi rispetto al recente passato.
Alla fine del mese di maggio erano 687 milioni gli utenti registrati al social network di Palo Alto, circa 11,8 milioni in più rispetto al mese di aprile. In termini percentuali ciò si traduce in un +1,7% rispetto alla precedente rilevazione, la quale aveva fatto registrare cifre maggiori: ad aprile, infatti, l’incremento di utenti è stato di circa 13,9 milioni. In entrambi i casi si va però al di sotto di quelli che per lungo tempo sono stati gli standard che hanno caratterizzato la crescita di Facebook, stabilizzatasi sui 20 milioni di nuovi utenti al mese.
A dominare la classifica dei paesi che hanno contribuito maggiormente negli ultimi 30 giorni all’estensione del parco utenti del portale sociale per eccellenza sono principalmente nazioni in via di sviluppo: Messico, Brasile e India occupano nell’ordine le prime tre posizioni del podio, seguite da Indonesia, Filippine ed Argentina. Tale trend non rappresenta una novità, bensì la conferma di quanto registrato nei mesi precedenti, durante i quali la crescita di Facebook è stata principalmente merito dei paesi in cui il social network ha necessitato di tempi maggiori per affondare le proprie radici.
Un andamento opposto caratterizza invece i paesi nei quali Facebook ha fatto colpo sull’utenza sin dai suoi albori: gli Stati Uniti fanno infatti registrare una diminuzione dell’utenza di circa 6 milioni di unità, per un totale di 149,4 milioni di iscritti; il Canada, invece, vede diminuire la propria presenza di 1,52 milioni di utenti; Regno Unito, Norvegia e Russia hanno perso rispettivamente circa 100.000 utenti negli ultimi 30 giorni. Il tutto conferma inoltre un’ulteriore caratteristica tipica nella crescita di Facebook: una volta raggiunto il 50% della popolazione di una specifica nazione, infatti, il social network statunitense rallenta la propria corsa in maniera piuttosto evidente, inserendo in alcuni casi la retromarcia a causa della perdita di utenti. Effetto, quest’ultimo, frutto della saturazione del mercato.
A spingere in tale direzione vi sono numerosi fattori, tra i quali la privacy rappresenta con ogni probabilità uno dei più importanti: da lungo tempo il dito di utenti e media è puntato contro la gestione della riservatezza degli iscritti, i quali proprio nel mese di maggio hanno visto annunciate nuove funzioni mirate a garantire maggiore sicurezza ai singoli. La privacy, tuttavia, al tempo stesso sembra esser divenuta nuovamente un problema con il lancio del riconoscimento facciale, da subito nell’occhio del ciclone ed immediatamente nel mirino dell’Unione Europea.
Update
Questa la risposta ufficiale diramata da Facebook alle ipotesi di un tendenziale rallentamento della crescita del network:
Di tanto in tanto compaiono articoli in cui si sostiene che Facebook sta perdendo utenti in alcuni paesi o sta registrando una riduzione della crescita complessiva. Alcune di queste notizie usano dati estrapolati utilizzando il nostro strumento pubblicitario che fornisce soltanto una stima approssimativa del reach degli annunci pubblicitari e non è stato progettato per monitorare la crescita complessiva di Facebook. Riteniamo il nostro trend di crescita molto soddisfacente così come le modalità con cui le persone interagiscono con Facebook. Più del 50% dei nostri utenti attivi si collegano a Facebook ogni giorno.