Che Google abbia in mente per Chrome piani che vanno ben oltre quelli di un tradizionale software per la navigazione Web lo si era capito da tempo. Il progetto, partito meno di tre anni fa con l’intenzione di realizzare un browser capace di sfidare la concorrenza di Internet Explorer e Firefox, è poi evoluto in direzioni differenti, mostrando in parte le sue potenzialità con il rilascio di Chrome OS, vero e proprio sistema operativo che fa del cloud computing il suo punto di forza. Ma non è finita qui, perché in arrivo ci sono altre interessanti novità, come le videochiamate.
Tutto nasce dall’acquisizione di Global IP Solutions, datata maggio 2010, società che in passato ha contribuito allo sviluppo della tecnologia impiegata nell’ambito delle comunicazioni VoIP. Tra le aziende che ne hanno beneficiato anche Skype, che fino alla versione 4.x ha basato il client proprio sulle soluzioni di Global IP, passando poi a un sistema proprietario nelle release più recenti.
Ed è proprio alla società appena inglobata da Microsoft che si rivolge la nuova sfida di bigG, nel tentativo di anticipare con l’introduzione delle videochiamate su Chrome le mosse del colosso di Redmond che non tarderanno ad arrivare in Internet Explorer.
L’obiettivo è quello di offrire a utenti e sviluppatori funzionalità VoIP integrate direttamente nel browser, attraverso lo sviluppo di una tecnologia Real-Time Communications (RTC), possibile grazie alla sinergia tra HTML5 e Javascript, da sfruttare mediante semplici API. La natura open source del progetto ha già trovato l’appoggio di realtà come Mozilla e Opera, pronte a supportare Google nella creazione di un sistema che dalle premesse sembra avere tutte le carte in regola per sottrarre quote di utenza (e mercato) all’impero Skype.
Dal punto di vista tecnico, come spiegato in dettaglio sulle pagine di Webnews, sono due i codec impiegati da Google per la trasmissione del segnale audio: iSAC nel caso di connessioni a banda larga e iLBC per quelle invece meno performanti. In merito al flusso video, invece, si farà affidamento sulla tecnologia VP8, portata avanti direttamente nei laboratori di Mountain View.