Mancano pochi giorni al rilascio di OS X Lion, il primo sistema operativo targato Apple privo del suffisso “Mac”. La pubblicazione dell’ultima versione di Snow Leopard, la 10.6.8, ha preparato il sistema operativo per l’accoglimento del nuovo felino, ma quali sono i passi da compiere per effettuare un upgrade senza problemi di sorta?
Gran parte delle informazioni le ha già fornite Apple nell’apposita pagina dedicata a Lion. OS X 10.7, infatti, non sarà un sistema operativo garantito a tutti, ma avrà dei requisiti più rigidi rispetto alle generazioni dei suoi precedenti. Per prima cosa, perciò, bisogna controllare il tipo di processore in uso sulla propria macchina. Dal menu Mela, è necessario quindi scegliere “Informazioni su questo Mac” ed accettarsi di utilizzare un MacIntel. Un chipset Intel, tuttavia, non è di per sé sufficiente ad accertare la compatibilità con Lion: sono supportati solo i sistemi a 64 bit, quindi i Core 2 Duo, Core i3, Core i5, Core i7 e gli Xeon. Di conseguenza, sono esclusi dall’aggiornamento tutti i prodotti Apple con processore Inter Core Solo e Intel Core Duo, ovvero gli iMac, Macbook, MacBook Pro e Mac Mini rilasciati tra il 2005 e i primi mesi del 2007.
Accertata la compatibilità della propria macchina, si deve procedere all’installazione dell’aggiornamento 10.6.8, sia in modalità “Aggiornamento Software” che nel comodo pacchetto “Combo”, che permette il passaggio anche da versioni di Snow Leopard non contigue. Come spiegato qualche giorno fa, l’ottavo upgrade di Snow Leopard prepara Mac App Store per il download e l’installazione di Lion. E proprio su Mac App Store è bene controllare il corretto inserimento del proprio account iTunes, così da non essere colti impreparati il giorno del rilascio. Una volta reso disponibile OS X 10.7, sarà sufficiente sborsare 23,99 euro per l’acquisto, attendere il download degli oltre 3 GB di dmg e seguire le istruzioni a schermo. Qualora la connessione Internet dovesse essere troppo lenta, gli Apple Store di tutto il globo forniranno degli hotspot gratuiti ad alta velocità per effettuare lo scaricamento dal proprio laptop e, addirittura, dal proprio iMac, in quest’ultimo caso però tramite appuntamento con un Mac Genius.
Queste le indicazioni tecniche, ma cosa fare per gli eterni dubbi su backup e sulla compatibilità delle applicazioni? Il passaggio a Lion dovrebbe lasciare il Mac nelle stesse condizioni del precedente Snow Leopard, ovvero con tutti i programmi in uso e i relativi documenti, quali fotografie o MP3, perfettamente intatti. Vale però la pena di effettuare un backup prima di questa operazione, perché in caso di eventuali errori potrebbe essere anche necessario inizializzare il disco fisso. Si può procedere, quindi, tramite un disco esterno, sia in modalità manuale che nel comodissimo metodo “Time Machine“.
La nota davvero dolente, tuttavia, potrebbe provenire dalle applicazioni. Non è detto, infatti, che tutti i programmi installati siano compatibili con Lion, almeno nei primi mesi del suo rilascio, ovvero il tempo necessario alle varie software house di aggiornarsi. Fortunatamente il sito “Roaring Apps” sta compilando un database di programmi compatibili, diviso in quattro categorie: in verde i funzionanti, in rosso i vetusti, in giallo gli instabili e in blu quello non ancora testati. Giusto per citarne alcuni, la suite di Microsoft Office 2011 è perfettamente funzionante, così come Coda o Alfred, mentre alcuni software illustri sembrano avere dei problemi. Skype, Firefox 5 e addirittura Pages e Keynote di Apple sono marcati in giallo con la dicitura “some problems”, mentre falliscono il test gran parte delle applicazioni che fanno uso intensivo delle librerie OpenGL, come l’ultimo viewer di SecondLife. Nulla è dato sapere, invece, sulla suite CS5 di Adobe, che risulta nella lista dei programmi non ancora ufficialmente testati.