L’assottigliarsi del divario che fino a qualche anno fa separava funzionalità e potenza di calcolo dei telefoni cellulari dai sistemi desktop o portatili, ha inevitabilmente reso più importante per gli utenti fare attenzione alla sicurezza dei propri dati. Ma come se la cavano i due sistemi operativi per eccellenza di questo ambito, vale a dire iOS e Android, facendo i conti con codice maligno o tutela della privacy? Secondo un documento pubblicato da Symantec, tra le due piattaforme è quella Apple a uscirne a testa alta.
Nelle 23 pagine del rapporto “A Window Into Mobile Device Security”, l’azienda analizza l’approccio dei due sistemi alle problematiche riguardanti la sicurezza, focalizzandosi su quelli che ad oggi rappresentano i rischi più diffusi per questa tipologia di device. Sintetizzando il più possibile la conclusione a cui sono giunti gli esperti Symantec, iOS offre una “full protection” contro malware e attacchi, mentre Android solamente una “little protection”.
A rendere più solido l’ecosistema di Cupertino sarebbe innanzitutto la fase di approvazione delle applicazioni, che impiega procedure e analisi più rigide rispetto a quanto avviene per il software distribuito mediante Android Market, oltre alla gestione dei permessi adottata, in grado di garantire un maggiore livello di protezione per le informazioni contenute nella rubrica contatti, nei messaggi SMS e nelle applicazioni stesse.
Questo non significa comunque che gli utenti iOS possano stare del tutto tranquilli. Le minacce esistono anche per la piattaforma Apple e la soglia d’attenzione durante la navigazione o l’installazione di nuovi applicativi non deve mai venire meno.