Uno dopo l’altro, Microsoft sta inanellando accordi su accordi con società legate al mondo Android: l’ultima in ordine temporale è Wistron, la quale ha annunciato di aver stipulato un accordo per l’utilizzo di tecnologie brevettate dal gruppo di Redmond sui propri dispositivi basati sul sistema operativo mobile targato Google. Oltre al robottino verde, poi, vi è il debutto di un altro OS proveniente da Mountain View, ovvero Chrome OS.
Il nuovo sistema operativo web-oriented sviluppato nei laboratori Google è alla base di alcuni device realizzati da Wistron, la quale si occupa di produrre tablet, telefoni cellulari, e-reader ed altri prodotti rientranti nel segmento dell’elettronica di consumo, sfruttando piattaforme software realizzate dal colosso delle ricerche. Oltre ad Android, negli ultimi mesi Wistron ha adottato anche Chrome OS come sistema operativo per i propri device e, per evitare scontri in tribunale con Microsoft, ha preferito sedersi al tavolo delle trattative per individuare una soluzione che potesse mettere d’accordo entrambe le parti.
Tale soluzione è stata individuata e, sebbene non meglio illustrata dalle due società, permetterà al gruppo taiwanese di attingere al portafoglio brevetti di Microsoft per l’utilizzo di tecnologie registrate da quest’ultima, cui spetteranno proventi economici non meglio specificati. Dopo HTC, Velocity, Onkyo Corp. ed Itronix, dunque, un’altra società ha dovuto cedere alle minacce provenienti da Redmond, che con i suoi oltre 700 brevetti può godere di una posizione di assoluto vantaggio nel giostrare la situazione.
La continua espansione di Android si sta dunque rivelando una vera e propria miniera d’oro per Microsoft, che dopo aver annunciato guerra alle aziende che fanno uso di Android sui propri device ha iniziato a stipulare accordi su accordi: in ballo vi sono denunce per violazione di proprietà intellettuale, con 5 brevetti scagliati dalla società statunitense nei confronti dell’androide. Considerato l’elevato numero di produttori che hanno strizzato l’occhio al robottino verde risulta piuttosto probabile un continuo ampliamento della lista dei nomi che stringeranno accordi con Microsoft nei prossimi mesi per regolarizzare la propria posizione.