Secondo alcune recenti stime riguardanti i dati sul consumo energetico, sembrerebbe che Google utilizzi circa 900.000 mila server. Anche se l’azienda di Mountain View non ha mai dichiarato il numero preciso dei server funzionanti nei suoi data center, la cifra si basa sulle informazioni che condivide con il professore di Stanford Jonathan Koomey, il quale ha appena pubblicato una relazione in merito sul proprio blog.
David Jacobowitz del Green Energy Team di Google, ha rivelato a Komey che l’energia elettrica utilizzata dai data center della società è stata inferiore all’1% di 198.8 miliardi di kWh, che sarebbe la stima complessiva del consumo energetico dei data center del 2010. Ciò vuol dire che l’esecuzione dell’intera rete di Google corrisponderebbe all’incirca a soli 220 megawatt di potenza. Secondo Koomey, che ha analizzato a fondo i dati, la stima riflette l’ottima efficienza degli impianti altamente ottimizzati e a basso consumo energetico di Google (come altri impianti cloud computing), decisamente superiori ad una postazione data center in-house.
A livello di server, quelli degli impianti Google sono personalizzati e dispongono di un alimentatore che integra una batteria permettendo di operare come un gruppo di continuità (UPS). In futuro l’azienda della grande G si prepara a gestire una flotta di server molto più numerosa, tant’è che ha già progettato un nuovo storage e sistema di calcolo denominato Spanner, che dovrebbe servire ad automatizzare la gestione dei servizi Google su più data center. Ciò includerà anche l’assegnazione automatica delle risorse tra intere flotte di macchine, che vanno da 1 a 10 milioni.
Oltre a non divulgare il numero preciso dei suoi server, Google non rilascia nemmeno i dati specifici sull’energia elettrica utilizzata o messa a disposizione nei suoi centri dati. Secondo alcuni rapporti locali però, l’azienda disporrebbe di circa 50 Megawatt di potenza per i suoi maggiori data center. Se come risultato dalla ricerca di Koomey, Google utilizza veramente solo 220 Megawatt per il suo intero ecosistema di server, ciò vuol dire che l’espansione in tal senso è potenzialmente elevatissima.