Google ha dato il via, nella zona di Palo Alto e per circa 850 prescelti, alla fase di test per la Google Fiber, la connessione internet ultra-veloce studiata per offrire alla popolazione degli Stati Uniti la possibilità di navigare in rete a velocità cento volte superiori a quelle attuali.
I primi test svolti da alcuni fortunati utenti del quartiere residenziale della Stanford University sono risultati ultra-positivi. Oltre a ping estremamente bassi, un beta tester ha mostrato come su speedtest.net le cifre di download raggiungono l’impressionante stima di 151,68 MB scambiati al secondo, per velocità di upload invece pari a 92,76 MB al secondo. Così nella connettività come successo in passato in altri ambiti (la telefonia ne è l’esempio più fulgido grazie all’esperimento Nexus), Google tenta di pungolare il mercato producendo unità in grado di alzare l’asticella qualitativa per spingere il settore ove lo si intende portare per meglio esprimere le proprie potenzialità. Una fibra ad altissima banda potrebbe consentire ad esempio la massima istantaneità di interazione, un più facile approdo al cloud ed una più semplice distribuzione di contenuti.
La fibra ottica di Google sembra quindi dare riscontri positivi, anche se consumatori e addetti ai lavori si interrogano già su quello che sarà il costo (futuro) di questa super-connessione. Prendendo in paragone Verizon, 50 MB al secondo per il download e 20 per l’upload vengono offerti alla cifra di 140 dollari l’anno. Google dovrebbe però seguire modelli di business differenti e potrà presumibilmente offrire servizi di maggior performance ad un prezzo minore, tentando di ricavare vantaggi sulla base di altri elementi paralleli alla vendita della mera connettività. Naturalmente, prima che Google Fiber diventi un servizio commerciale definitivo a tutti gli effetti potrebbero passare alcuni anni, ed i costi dunque dovrebbero essere in teoria più abbordabili di quelli ipotizzati al momento. Dal gruppo non sono comunque giunte indicazioni specifiche a tal proposito.