Snow Leopard è un sistema operativo ancora lontano dalla morte. Nonostante possa già contare sull’illustre successore Lion, la versione 10.6 di OS X continua a ottenere le dovute attenzioni da parte di Cupertino. E, così, il leopardo delle nevi ottiene una delle funzioni più attese per il settembre targato Mela: la compatibilità con i servizi iCloud.
Tempo fa Apple aveva annunciato l’intenzione di estendere il supporto ai propri servizi nuvola anche per i sistemi operativi antecedenti a Lion, e così è stato: alcuni sviluppatori, analizzando le solite funzioni online di .mac, si sono accorti di alcune importanti novità.
Nel tentativo di sincronizzare il proprio account .mac, infatti, i developer si sono trovati di fronte a un avviso che non lascia spazio a molti dubbi:
“Non sarai più in grado di sincronizzare questa macchina perché hai eseguito l’upgrade a iCloud. iCloud richiede un computer dotato di Mac OS X Snow Leopard versione 10.6.9 o superiore per la Rubrica, il Calendario e i Segnalibri”.
La retroattività del supporto di Cupertino è facilmente ipotizzabile. Come si è avuto modo di sottolineare durante gli ultimi aggiornamenti, resi pubblici nonostante OS X 10.7 fosse già in vendita, il nuovo Lion non è un sistema operativo pensato per tutti gli utenti. Il numero di computer su cui è ufficialmente disponibile, infatti, esclude tutti i MacIntel con architettura pari o inferiore ai Core Duo, lasciando quindi scoperta un’ampia gamma d’utenza abbastanza recente, considerando come a cavallo tra il 2008 e il 2009 fossero in vendita ancora dei Mac dotati di questo processore. Per queste macchine ancora prestanti e vagamente concorrenziali sul mercato, perciò, Snow Leopard continua a essere la soluzione di riferimento. Non va, infine, dimenticato come Apple stia fortemente puntando su iCloud e, di conseguenza, limitarne i possibili utilizzatori sarebbe una mossa praticamente suicida, soprattutto in termini di integrazione tra desktop e device iOS 5.