Il 2011 è stato l’anno dell’architettura Sandy Bridge, che nel corso dei mesi ha fatto capolino sia nel settore desktop che laptop a bordo dei dispositivi di diversi produttori. Sebbene piuttosto giovane, tale architettura ha già un erede: trattasi di Ivy Bridge, la cui tecnologia è attualmente in fase di studio nei laboratori Intel. A differenza delle previsioni, però, il suo debutto sul mercato non avverrà nel corso di quest’anno, bensì non prima della fine del primo trimestre 2012.
Le motivazioni di tale scelta sarebbero prettamente di natura economica: il chipmaker di Santa Clara avrebbe infatti previsto un ulteriore rallentamento del mercato PC e dunque preferisce attendere ancora alcuni mesi prima di lanciare una nuova linea di microprocessori, cercando dunque di ridurre i costi ed aumentare i profitti. Secondo i vertici Intel, però, il 2012 non sarà in grado di rispondere a quelle che sono le previsioni del gruppo, il quale si è trovato dunque costretto a rivedere le strategie pianificate in passato per gli investimenti nel settore dei semiconduttori.
Realizzate con tecnologie a 22 nm, le CPU Ivy Bridge saranno le prime ad includere i nuovi transistor 3D, frutto del duro lavoro da parte degli ingegneri Intel che negli ultimi anni hanno cercato di individuare una soluzione in grado di offrire prestazioni migliori in diversi contesti. L’incremento delle performance non andranno tuttavia ad inficiare sui consumi energetici, i quali risulteranno inferiori rispetto al passato grazie alla possibilità di lavorare a basse tensioni.
La nuova architettura targa Intel non vedrà la luce prima dell’anno venturo: secondo le prime previsioni i microprocessori Ivy Bridge faranno capolino dapprima nel comparto desktop, probabilmente nel corso del mese di marzo, per poi salire a bordo dei notebook nel mese successivo. Al momento non risulta esservi alcuno interesse nei confronti del comparto mobile, nel quale una soluzione quale Ivy Bridge potrebbe riuscire a non sfigurare.