Nove mesi ancora per partorire un accordo: Google e gli autori protagonisti della class action contro il gruppo di Mountain View in relazione ai libri scannerizzati nei mesi scorsi stanno continuando a trattare e, nonostante l’impasse che ha inchiodato le parti sulle rispettive posizioni, per la prima volta sembrano essere stati compiuti alcuni passi avanti.
Sono le stesse parti in causa a confermare quanto sta avvenendo. Il giudice Denny Chin ha infatti imposto un ultimatum “implorando” le parti affinché possano trovare un accordo extragiudiziario in un caso che altrimenti sarebbe troppo scottante per trovare una soluzione scritta a sentenza. Va ricordato infatti come Google abbia forzato la mano con gli autori tentando di portare sui propri server anche i libri orfani (quelli per cui non è più possibile risalire a chi ne detiene il copyright), il che crea un precedente sul quale gruppi rivali (Microsoft ed Amazon tra gli altri) si sono schierati chiedendo al giudice di astenersi da qualsivoglia decisione che possa riscrivere le fondamenta del copyright.
Denny Chin si è detto speranzoso nella possibilità di giungere ad un accordo che eviti la scrittura di una sentenza e le parti hanno confermato di essere impegnate in trattative serrate. Rispetto al passato si sarebbero fatti importanti passi avanti e, soprattutto, le parti starebbero studiando una soluzione di mutua soddisfazione che al momento prescinde da profili legali (ed i relativi avvocati sono pertanto ad oggi tenuti al di fuori dei tavoli della concertazione).
Nei giorni scorsi nuove incrinature sembravano essersi venute a creare a seguito di una nuova denuncia con cui The Author Guild puntava il dito contro cinque università affiliate al progetto di digitalizzazione dei libri di Mountain View. Il tutto va però considerato nel contesto di trattative estremamente serrate e con la scadenza del prossimo luglio come tempo limite massimo per uscire dalle ostilità evitando l’intromissione di un giudice. Ogni decisione intrapresa avrà enorme valore in seno al nascente mercato degli ebook poiché Google potrebbe far proprio (monetizzando l’accordo) un ampio bacino di volumi tale di scavare un profondo gap con i servizi rivali.