Sarà forse uno dei primi effetti della nuova gestione di Tim Cook, ma uno degli annunci più importanti dell’anno per Apple, quello del presunto iPhone 5, perderà una delle sue location storiche: lo Yerba Buena Center for the Arts di San Francisco, meglio noto come il Moscone Center. Il keynote, infatti, si dice si terrà nientemeno che dal Campus di Cupertino.
La ragione più presumibile è la concomitanza con l’OracleWorld al centro congressi per la stessa data, ma vi è un’importante eccezione: il 4 ottobre la sala non è al momento prenotata. Tralasciando il lecito fatto che Apple non voglia mescolarsi in un evento così importante a stand e presentazioni pensate per altri scopi, le motivazioni potrebbero essere decisamente differenti da un semplice overbooking del Moscone Center, anche perché in passato la Mela non si è fatta troppi problemi a scipparne letteralmente gli spazi nonostante prenotazioni terze già da tempo effettuate.
Volendo essere maliziosi, basterà pensare ad alcuni fastidiosi effetti collaterali che Apple ha dovuto subire durante gli ultimi keynote: oltre a una rete wireless sovraffollata dai troppi giornalisti presenti, tanto da sollevare le ire pubbliche di Steve Jobs in più di un’occasione, nonostante gli sforzi il Moscone Center è sempre stato scarsamente controllabile. A nulla son servite le dure regole, le richieste dal palco e l’interruzione della connettività locale: blogger ed esperti sono sempre riusciti a rimandare l’evento in diretta, scritta o audiovisiva, contro il volere della Mela. E, non ultimo, i problemi di connessione hanno rischiato di mettere in ridicolo il lancio dei nuovi device, così come anche è accaduto durante la prima apparizione di iPhone 4.
È decisamente verosimile, di conseguenza, che il keynote all’interno del Campus possa godere di misure più restrittive, come addirittura la disabilitazione delle reti 3G, vera spina nel fianco di Apple che ha sempre consentito aggiornamenti in real time indipendentemente dall’esclusione della connettività wired e wireless.