Era attesa (non ufficialmente, ma quasi) per il 30 settembre, ma la Facebook Timeline si è fatta attendere più del previsto restando ancor oggi confinata a chi ha deciso di provarla in anticipo prendendo il ruolo di sviluppatore di applicazioni per il social network.
I motivi del ritardo non sarebbero però di natura tecnica, ma bensì di carattere legale. Il sito Timelines.com, un mini-social network che permette di condividere storie ma con funzioni differenti da quelle promesse dal nuovo Facebook, ha denunciato infatti la società di Palo Alto, la quale sarebbe colpevole di aver “dirottato” sul proprio social network le visite di Timelines.com, causando dunque un grosso danno in termini di possibilità di sopravvivenza per il sito. Questione di trademark, insomma, che Facebook vorrebbe risolta prima dell’esordio ufficiale della nuova funzione.
Il giudice federale Edmond Chang si è rifiutato però di emettere un ordine restrittivo di emergenza nei confronti della Timeline di Facebook, anche se il colosso ha preferito per il momento non lanciare il servizio prima di martedì, giorno in cui le due parti si incontreranno nuovamente nel tentativo di arrivare ad un pacifico accordo.
Facebook Timeline dunque non manca già di far discutere, nonostante il lancio ufficiale debba ancora arrivare. Ci sono stati particolari apprezzamenti per la novità giunti da diversi fan, ma anche molte critiche, visto che in molti temono come il “nuovo” Facebook possa favorire il diffondersi degli stalker virtuali, considerato che potenzialmente l’obiettivo della Timeline è quello di tracciare un percorso di tutta la vita dell’utente. Ma la quantità di informazioni immesse dallo stesso, si ricorda, dipende esclusivamente dalla responsabilità di ognuno, poiché ognuno ha pieno e continuo controllo sul materiale pubblicato.
Aggiornamenti sulla vicenda sono attesi quindi nella giornata di domani. Nonostante la tenacia di Timelines.com, sembra che si possa arrivare ad una soluzione pacifica, magari con un favorevole accordo economico tra le parti che possa far felici tanto gli strateghi di Palo Alto, quanto i piccoli imprenditori di Timelines.com.