Google Panda è giunto nei giorni scorsi alla versione 2.5. Trattasi dell’ennesima iterazione dell’algoritmo di Google, qualcosa che il motore promette di mettere a punto ogni singolo giorno con modifiche continue per fare in modo che l’utente possa ricavare dal motore di ricerca la miglior esperienza possibile. La nuova release è stata segnalata all’inizio della scorsa settimana e a distanza di pochi giorni ha immediatamente iniziato a riversare conseguenze sui siti rimasti nella rete dell’update.
Da Google non trapela alcunché circa la natura dell’aggiornamento e non è pertanto possibile valutare oggettivamente la bontà e le caratteristiche del nuovo algoritmo. Tutto quel che è possibile analizzare è soltanto il cumulo di conseguenze che l’update ha evidenziato fin dalle ore successive all’inizio delle attività. I dati disponibili sono quelli SearchMetrics, il quale con una particolare analisi di SEO Visibility su una serie di chiavi campione ha evidenziato vincenti e perdenti dell’ultimo update.
PRNewsWire, TheNextWeb e Faqs.com risultano tra i più penalizzati, con un tracollo vero e proprio in quanto a visibilità sul motore di ricerca. YouTube, Zappos, PerezHilton, WSJ, Washingtop Post e Fox News risultano essere invece tra i vincenti con un aumento di visibilità in doppia cifra nel giro di pochi giorni. I dati sono al momento limitati alla realtà USA, ma saranno probabilmente presto disponibili anche sul territorio europeo (vanno comunque interpretati soltanto in ottica di trend generale poiché i dati sono ricavati e non v’è modo per risalire alla fonte dell’algoritmo per carpirne l’essenza più autentica).
Google Panda 2.5 ha immediatamente scatenato il pubblico dibattito su quel che è possibile carpire dall’accaduto, poiché il lavoro SEO in questa fase impone la riconsiderazione delle vecchie regole per misurare in che modo Google abbia voluto intervenire nella penalizzazione dei siti affossati. L’iterazione non lascia però trapelare alcuna verità, al momento: quel che si sa è il fatto che Panda 2.5 sia in circolazione e quindi gli amministratori di realtà online dovranno prevedere un maggior impegno di analisi per capire come e se sia possibile migliorare le proprie pagine ai fini dell’impatto con l’occhio attento del motore di ricerca leader del mercato.