Sembra proprio che Google non voglia più aspettare di acquistare Hulu, il più famoso servizio di streaming negli USA, ma abbia deciso di investire nel suo YouTube. L’obiettivo rimane lo stesso: entrare nel mercato pubblicitario correlato al connubio tra contenuti televisivi e Web.
Per raggiungere questo scopo, secondo una indiscrezione uscita sul Wall Street Journal e riverberata subito nella blogosfera, Big G ha preso contatto con alcune grandi case di produzione, come Warner Bros e News Corp., e altre più piccole quali FremantleMedia, BermanBraun, Iconic Entertainment, Anthony Zuiker, DECA, anticipando 100 milioni di dollari in prestito cassa alla sua controllata.
L’obiettivo è riempire di contenuti i nuovi canali di cui da tempo si parla e che dovrebbero partire col nuovo anno. Canali gratuiti, dove si potranno vedere trasmissioni prodotte dagli stessi quali Ugly Betty o X-Factor: i 100 milioni saranno poi recuperati dalla raccolta pubblicitaria immessa in questi canali di grande attrattiva e ripartiti cogli operatori.
Insomma, YouTube avrà una seconda anima professionale rispetto a quella crowdsourcing, che però ovviamente avrà tutto l’interesse a intercettare. Il come al momento non è ancora dato a sapersi visto che il team tiene le bocche cucite e nessuno commenta le voci di corridoio.
Alcuni blog, come ZDNet, ipotizzano una relazione con lo sviluppo di Google Plus e ricordano i grossi sviluppi di Amazon, appena entrato nel mercato col suo nuovo Kindle Fire e in procito di introdurre un nuovo tablet appositamente ideato per una piattaforma a pagamento che consente l’accesso a undicimila film per 79 dollari l’anno.
Secondo il giornalista del WSJ, Google sta cercando di convincere alcuni dei grandi inserzionisti che già operano sul motore di ricerca sul fatto che l’uso di YouTube per mostrare i loro prodotti saranno soldi ben spesi.