Rdio, la musica è gratuita e in streaming

Rdio offre un servizio di streaming musicale gratuito senza pubblicità, fino al raggiungimento di una determinata soglia mensile.
Rdio, la musica è gratuita e in streaming
Rdio offre un servizio di streaming musicale gratuito senza pubblicità, fino al raggiungimento di una determinata soglia mensile.

Rdio ha annunciato un servizio musicale gratuito che consente di ascoltare in streaming le proprie canzoni preferite senza carta di credito e senza pubblicità. Gli utenti di Stati Uniti e Canada avranno accesso ad un catalogo di oltre 12 milioni di brani musicali.

Rdio si pone dunque in diretta concorrenza con il più noto Spotify, lanciato in Europa nel 2008, che permette l’ascolto in streaming di canzoni intervallate da spot pubblicitari. Il servizio di Rdio invece è completamente gratuito se usufruito mediante PC, mentre necessita di una sottoscrizione mensile per l’accesso attraverso smartphone o altri dispositivi mobile (9,99 dollari al mese per lo streaming e l’ascolto offline). Esiste anche un piano Family per due account a 17,99 dollari al mese e 22,99 dollari al mese per tre account.

L’accesso al servizio può avvenire mediante il browser o installando l’applicazione specifica per Windows e Mac. Oltre allo streaming audio, l’utente per vedere in tempo reale la musica preferita dagli amici, condividere i propri gusti su Facebook e Twitter, ascoltare le stazioni radio, creare una playlist personalizzata e una propria collezione di musica digitale.

Gli utenti che utilizzano la versione gratuita del servizio vedranno un “metro” nella parte alta della pagina del profilo che indica quanta musica è stata ascoltata in un mese. Raggiunta una determinata soglia (non specificata), Rdio consiglierà all’utente la sottoscrizione di una abbonamento per una cifra pari a 4,99 dollari al mese. Per l’iscrizione al servizio sono sufficienti un indirizzo email o un account Facebook.

Ma la nota di maggior interesse in capo a Rdio è soprattutto nei nomi dei fondatori: Niklas Zennstrom e Janus Friis, già noti al grande pubblico per aver dato i natali ad un servizio quale Skype.

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