Dopo una lunga attesa, AMD ha finalmente annunciato i primi processori Bulldozer realizzati con processo produttivo a 32 nanometri. Gli AMD FX sono suddivisi in quattro famiglie corrispondenti al numero dei core (quattro, sei e otto), ma il chipmaker di Sunnyvale offrirà inizialmente solo tre modelli: FX-8150, FX-8120 e FX-6100.
Le specifiche dettagliate sono mostrate nella tabella sottostante. Il modello top di gamma è FX-8150 con otto core funzionante ad una frequenza di 3,6 GHz che può aumentare fino a 4,2 GHz con la tecnologia Turbo Core. Tutti i processori Bulldozer integrano 8 MB di cache L3, supportano moduli di memoria DDR3 a 1.866 MHz e sono compatibili con il socket AM3+.
AMD, come ha sempre fatto in passato, vuole offrire le massime prestazioni a suoi utenti senza richiedere una spesa elevata. Per questo motivo, i prezzi delle prime tre CPU non sono molto alti: 249 euro per FX-8150, 209 euro per FX-8120 e 179 euro per FX-6100. AMD certifica i processori Bulldozer per le schede madri socket AM3+ e per i chipset serie 900 (990FX, 990X e 970), ma alcuni produttori hanno già in catalogo soluzioni basate su chipset precedenti.
Dai primi test pubblicati in Rete, si deduce che il modello FX-8150 non si comporta molto bene. I Core i5-2500K e i7-2600K, come previsto, sono più veloci in quasi tutti i test, nonostante il processore AMD integri un numero doppio di core. In alcuni benchmark, Bulldozer viene addirittura superato dal Phenom II X6 1100T che ha 2 core in meno e funziona ad una frequenza inferiore. Potrebbero esserci varie ragioni per questo strano comportamento, una delle quali da addebitare probabilmente alla particolare architettura utilizzata, basata su moduli piuttosto che sull’unione di otto core completi.
Purtroppo anche dal punto di vista dei consumi, i due processori Intel sono migliori dell’FX-8150, sia in idle che a pieno carico. In definitiva, l’ingresso di AMD nel mondo dei 32 nanometri è avvenuto con il piede sbagliato, ma c’è qualche speranza per il futuro. La prossima architettura Piledriver dovrebbe offrire prestazioni superiori del 15%, mentre Windows 8 supporterà l’architettura a moduli di Bulldozer, consentendo di ridurre anche i consumi quando due core sono inattivi. Ma fino ad allora, gli utenti farebbero meglio a scegliere un Core i5-2500K.