In un interessante articolo, Businessweek ha delineato con una certa profondità i tratti caratteristici della personalità di Scott Forstall, il vice presidente senior dello sviluppo software di iOS presso Apple. Scopriamo così che è un “mini Steve” geniale e maniacalmente attento ai dettagli, ma anche una persona estremamente esigente e difficile da gestire.
Il profilo costruito da Businessweek è pieno di piccole perle. Per esempio, suo fratello Bruce lavora come ingegnere presso Microsoft da oltre 20 anni, il che rappresenta una curiosa casualità. Umanamente e lavorativamente, era il più vicino a Steve Jobs, eppure conserva con John Ive e Bob Mansfield (rispettivamente responsabile del design e capo dell’hardware Mac) un rapporto molto teso, tanto che questi ultimi non amano incontrarlo se non in occasioni ufficiali e sempre in presenza di Tim Cook.
Un carattere complicato, dunque, e determinante nella cacciata da Apple del “padrino degli iPod” Tony Fadell. Ma in passato non sono mancate poderose scornate perfino con Steve Jobs in persona sulle fondamenta dell’OS che avrebbe dato l’anima a iPhone:
«In altre parole, avrebbero dovuto ridurre il Mac – cosa che avrebbe rappresentato una sfida epica per l’ingegneria – o avrebbero dovuto ingrandire l’iPad? Jobs preferiva la prima opzione, così da avere un Sistema Operativo mobile facilmente personalizzabile con tutte le diavolerie che Apple al tempo teneva nel cassetto. Piuttosto che prendere una decisione netta, tuttavia, Jobs pose i team di lavoro l’uno contro l’altro in una gara all’ultimo bit.»
Alla fine ebbe la meglio Forstall con le proprie idee, ma la cosa non fu priva di conseguenze; pare che la vicenda abbia prodotto parecchia bile tra i diretti interessati, e che per questa stessa ragione Fadell avrebbe deciso di lasciare Apple. Infine, una nota di colore.
A quanto si legge, sembra che – in ultima analisi – il caso dell’iPhone 4 perso e comprato da Gizmodo sia da ricollegare alle pressioni fatte da Forstall per ottenere che i suoi ingegneri potessero usare liberamente una dozzina di prototipi. Una scelta funesta che ha causato un gigantesco scompiglio dentro e fuori le mura di Cupertino. Col senno di poi…