Entro fine anno il mondo della musica in digitale vivrà la sua seconda rivoluzione. La prima è stata innegabilmente quella firmata Apple, quella che con l’iPod ha trasformato il mondo degli album nel mondo degli MP3 cambiando radicalmente promozione, distribuzione, promozione ed ogni singolo equilibrio pregresso. La seconda non ha ancora una firma, ma sono in molti a volerci provare. Google in primis.
Google Music è ai blocchi di partenza. Secondo quanto appreso da Business Insider, infatti, il sito sarà aperto al pubblico entro fine anno, dando così il via al primo vero canale di distribuzione musicale made in Mountain View. Google Music nascerebbe come alternativa prima ad iTunes, ma puntando ben oltre: il gruppo dovrebbe infatti puntare soprattutto su cloud e mobile, guardando più alla dimensione in remoto che non al music store in sé. La vendita della musica è infatti solo uno degli aspetti esplorati, ma è soprattutto nella creazione di un ecosistema complesso che Google sta puntando tutte le proprie risorse (apportando valore tanto al proprio motore, quanto a YouTube, quanto ad Android e via dicendo).
Inevitabilmente, infatti, Google Music andrebbe a configurarsi come un servizio nel quale l’acquisto è univoco e l’esperienza multipla: l’utente è al centro ed i vari device di cui dispone sono soltanto il corollario di dispositivi in grado di connettere la persona alla propria collezione. Dove Apple si sta per avventurare, dove Amazon ha già messo le mani avanti: la dimensione cloud è di grande importanza anche per Google, il cui servizio Google Music (oggi in beta release) è ormai prossimo all’apertura.
Secondo quanto emerso, Google starebbe ormai per chiudere le trattative con le major: il servizio potrebbe pertanto essere lanciato entro il quarto trimestre dell’anno e di questo vari partner sarebbero già stati informati in attesa del taglio dei nastri ufficiale. L’apertura di nuove opzioni di profitto su YouTube potrebbe insomma essere un antipasto prima della grande abbuffata: la musica batte su YouTube, ma vuol battere anzitutto su Google.