Il futuro di RIM prende forma giorno dopo giorno. L’ultima novità annunciata dal colosso canadese prende il nome di BBX e rappresenta il sistema operativo sul quale il gruppo intende puntare in futuro. Ad annunciarlo è stato Mike Lazaridis, co-CEO della società, il quale ha illustrato i piani dell’azienda e le principali caratteristiche del nuovo sistema operativo.
BBX nasce dalla fusione delle migliori caratteristiche di BlackBerry OS, piattaforma che da lungo tempo rappresenta la base della linea mobile della società, e QNX, sistema operativo che anima il tablet Playbook. BBX vuole dunque essere il ponte verso il futuro di RIM ed allo stesso tempo un punto di contatto con il passato, riprendendo le funzionalità vincenti dei due progetti e correggendo quanto necessita di essere migliorato. Research In Motion, insomma, vuole imparare dagli errori commessi negli ultimi anni senza tuttavia dimenticare quanto di buono fatto nello stesso periodo, tenendo comunque ferma l’intenzione di un percorso proprio senza cedere alle lusinghe Android o Windows Phone (che sradicherebbero eccessivamente i BlackBerry dalle loro peculiarità).
Un occhio di riguardo verrà concesso agli sviluppatori, i quali verranno costantemente informati sulle novità in arrivo e verranno dotati di una serie di strumenti di facile utilizzo per iniziare a programmare applicazioni dedicate a BBX, tra i quali anche un apposito SDK. Un nuovo motore grafico permetterà poi di sviluppare giochi di alto livello, riproponendo titoli che hanno visto in iOS e Android due piattaforme di assoluto successo. Una nuova interfaccia grafica ed il pieno supporto ad HTML5 ed alle tecnologie Flash ed Air rappresentano poi le ulteriori novità annunciate da Lizaridis, che nel corso della conferenza ha mostrato in anteprima alcune caratteristiche dell’OS.
«Con BBX, RIM sta ricostruendo le fondamenta di tutti i propri dispositivi» ha dichiarato il CEO del gruppo, mettendo in luce la volontà da parte dell’azienda canadese di provare una nuova scalata alla vetta del mondo mobile, dopo aver accumulato un’importante distanza da Apple e Google. Una scalata che inizia con le scuse pubbliche per i disagi creati all’utenza nei giorni scorsi e che dovrà proseguire giocoforza con la riabilitazione dell’immagine della società agli occhi dei propri clienti.