Il mondo degli hard disk rischia di entrare in un momento di grave difficoltà. Il problema non è però rappresentato dalla concorrenza degli SSD, quanto piuttosto da piogge monsoniche record che hanno fermato del tutto la produzione negli stabilimenti Western Digital e Seagate.
Le immagini provenienti dalla Thailandia parlano da sole: strade bloccate, auto sott’acqua, stabilimenti isolati, comunicazioni interrotte. La priorità in questa fase è garantire i beni di prima necessità alle popolazioni locali, ma fin da subito è possibile prevedere gravi ripercussioni al comparto hard disk per i mesi a venire. Con due conseguenze immediatamente predicibili: diminuirà giocoforza l’offerta ed aumenteranno giocoforza i prezzi. Con ripercussioni di grande impatto su tutto il settore.
Le autorità locali prevedono che i problemi dureranno varie settimane e la produzione dovrebbe essere inevitabilmente interrotta almeno per un mese. Ciò significa che, a partire dal 2012, la carenza di prodotti sarà cronica: Apple, Dell ed altri gruppi interessati avrebbero confermato le previsioni, mentre le stime IHS Supply indicano la caduta delle produzioni da 176 a 125 milioni di unità nel quarto trimestre dell’anno.
L’incidente potrebbe per certi versi aprire la strada alle nuove memorie solide che, in vista di una prossima esplosione non appena i prezzi saranno allineati alle produzioni attuali, potrebbero anticipare i tempi quantomeno sui prodotti top-gamma nei quali il compromesso è più sbilanciato sulla qualità che non sul costo.