Tanti saluti, è stato un piacere: la joint venture Sony Ericsson ha terminato il proprio percorso ed ora l’intero progetto passa nelle mani del gruppo giapponese. La notizia era nell’aria da tempo, ma è stata ufficializzata soltanto nella notte: Sony ha rilevato la totalità della proprietà Ericsson e porterà così avanti l’azienda in autonomia.
Il valore della transazione è indicato in 1,05 miliardi di euro e per Sony si tratta di un investimento fondamentale. Il gruppo, infatti, sta producendo tv, pc, console e tablet, ma vedeva negli smartphone il proprio collo di bottiglia: la partnership con Ericsson era ormai divenuta un ostacolo sulle ambizioni del gruppo e soltanto dividendo le sorti dallo storico partner si sarebbe potuto rilanciare il segmento con una offerta realmente di valore. Così è stato, così sarà: Sony si appresta ora a presentare smartphone propri, del quale curare design e marketing, sul quale scommettere nuovamente forte e da cui ricavare una nicchia di mercato fondamentale per la salubrità dell’intera azienda.
Ericsson non era più interessata al progetto, ma era interessata a monetizzare quanto in essere assieme a Sony. Sony, per contro, era fortemente interessata agli asset del gruppo, ma doveva trovare un accordo che potesse soddisfare la controparte. La stretta di mano porta a piccole ripercussioni in borsa per entrambi i gruppi sulla base dell’onere improvviso dell’operazione.
La transazione si chiuderà con ogni probabilità entro il mese di gennaio. A quel punto Sony potrà scegliere un sistema operativo (ad oggi la collaborazione è con Android) e recitare la parte che gli compete su un mercato in forte crescita e nel quale il gruppo crede di poter occupare ancora un posto in prima fila.