Facebook, 600 mila account compromessi al giorno

Ogni giorno 600 mila account vengono violati su Facebook, in molti casi per furti di identità avvenuti al di fuori del social network.
Facebook, 600 mila account compromessi al giorno
Ogni giorno 600 mila account vengono violati su Facebook, in molti casi per furti di identità avvenuti al di fuori del social network.

Dopo aver presentato due nuove importanti feature per la sicurezza degli utenti, Facebook ha snocciolato alcuni numeri che permettono di comprendere quale sia la reale importanza da attribuire alla ricerca in termini di protezione degli iscritti al social network: ogni giorno, infatti, circa 600 mila login effettuati risultano essere compromessi.

Secondo quella che è la definizione suggerita dallo staff dello stesso social network, un account risulta essere compromesso quando l’accesso viene effettuato non dal legittimo proprietario, bensì da terzi che hanno l’obiettivo di utilizzarlo al fine di inviare messaggi di spam, violare la privacy oppure altre operazioni che di norma il proprietario dell’account non avrebbe mai eseguito. Chiari segnali di un account violato possono essere la scomparsa di diversi amici dalle proprie liste, oppure la presenza nella casella di posta di messaggi mai inviati.

Nella maggior parte dei casi, poi, il furto dell’identità non avviene direttamente su Facebook, bensì altrove: frequenti sono infatti i casi in cui gli utenti utilizzano la stessa password per l’accesso alla casella di posta e per le credenziali di login del social network di Palo Alto, il che rende gli account registrati al portale piuttosto vulnerabili ad attacchi di phishing nei confronti degli indirizzi di posta elettronica degli iscritti.

Il post pubblicato dallo staff di Facebook rivolge poi l’attenzione alla problematica spam, mettendo in risalto l’ottimo lavoro messo in atto dai filtri allestiti dagli ingegneri della società: benché l’89% della posta elettronica sia spam, infatti, solo il 4% dei messaggi inviati su Facebook appartiene a tale categoria e, in media, soltanto l’1% degli iscritti riceve messaggi di spam.

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