HP avrebbe deciso di vendere webOS, il sistema operativo ereditato con l’acquisizione di Palm nel 2010. Secondo Reuters, l’azienda potrebbe ricavare alcune centinaia di milioni di dollari, anche se si tratta comunque di una somma molto più bassa di quella spesa per Palm.
Da tempo si parla di un interesse per webOS da parte di diverse aziende. Reuters non ha specificato i loro nomi, ma sicuramente il sistema operativo è ambito da Oracle in quanto interessata ai suoi brevetti. L’attuale presidente di Oracle, Mark Hurd, è stato CEO in HP e ha avuto un ruolo fondamentale nell’acquisizione di Palm per 1,2 miliardi di dollari. All’epoca aveva pianificato l’integrazione di webOS in tutti i prodotti dell’azienda (PC, server, stampanti e altri dispositivi hardware di fascia consumer e aziendale), ma il suo successore Leo Apotheker ha deciso di interrompere lo sviluppo di webOS e di sospendere la produzione del tablet TouchPad.
La riduzione di prezzo degli ultimi TouchPad prodotti ha dimostrato però che webOS può essere ancora una valida alternativa ai sistemi operativi che dominano il mercato mobile, ovvero Android e iOS. Ecco perché negli ultimi mesi è cresciuto il numero dei potenziali acquirenti. Oltre ad Oracle, sono spuntati i nomi di HTC e Samsung, che cercherebbero un sostituto di Android nel caso in cui Google decidesse di dare un trattamento di favore a Motorola. Ma tra i candidati ci sono anche Amazon e Facebook, due aziende che potrebbero ottenere vantaggi specifici in prospettiva dall’acquisizione di un sistema operativo proprietario.
HP non ha voluto commentare le indiscrezioni pubblicate da Reuters, sottolineando di essere al lavoro per cercare il modo di ottimizzare il software webOS. Lavori in corso, insomma, ma con il cartello “vendesi” appeso alla porta.