Google non abbandonerà Android, così come le società che hanno abbracciato la piattaforma oppure lo faranno in futuro, ma continuerà a fornire supporto da ogni punto di vista: a rassicurare i produttori di dispositivi basati sull’OS di Mountain View è l’attuale executive chairman della società ed ex CEO Eric Schmidt, il quale nel corso di un viaggio che ha toccato diverse città asiatiche ha voluto fare il punto della situazione in un periodo non eccessivamente felice per il robottino verde.
L’attenzione di Schmidt si è infatti focalizzata principalmente sulle continue accuse che piovono sulla piattaforma targata Google dedicata al comparto mobile, con Microsoft ed Apple in continua lotta con i produttori di dispositivi Android. Google, dal canto suo, continuerà dunque a fornire assistenza alle società che ne faranno richiesta, mettendo a disposizione consulenze tecniche, condividendo informazioni utili nelle battaglie legali ed aprendo il proprio portfolio brevetti per fornire nuove armi da utilizzare in tribunale.
Il colosso delle ricerche, insomma, non resterà a guardare il continuo lancio di accuse nei confronti di Android, ma cercherà di fornire un importante contributo nella sua difesa, senza tuttavia esporsi in prima fila. La speranza della società di Mountain View è che presto o tardi questo tiro al bersaglio possa definitivamente esaurirsi, così che le società possano concentrarsi prevalentemente sullo studio di nuove tecnologie e non di difese legali da articolare dinanzi ai giudici per difendere le proprie mosse.
La situazione, del resto, sta complicando gli accordi esistenti tra Google ed i produttori asiatici, i quali rappresentano uno degli anelli più importanti nella catena di produzione dei dispositivi Android: la continua pioggia di accuse sta infatti spingendo molti di essi a virare verso soluzioni alternative, con Windows Phone in prima fila in tal senso, ed il viaggio di Schmidt sembra esser giustificato proprio dalla volontà da parte della società di Mountain View di consolidare nuovamente i legami con le società asiatiche per proseguire un rapporto che ha permesso finora ad Android di conquistare un ruolo di primaria importanza nel mercato mobile.