Ed Chrumka, senior product manager presso Nuance – azienda sviluppatrice di tecnologie vocali – ha dichiarato che, entro un anno, sarà possibile effettuare richieste con linguaggio naturale direttamente dalla propria automobile, ad esempio, chiedere alla propria auto di prenotare la cena presso un ristorante. In realtà, gli smartphone sarebbero già in grado di eseguire questa funzione (vedi quel che è stata in grado di creare Apple con Siri) ma, alla prova dei fatti, non è possibile svolgerla in maniera del tutto agevole o senza una conversazione a più fasi. Chrumka ha dichiarato che i fornitori di servizi e le case automobilistiche stanno rapidamente migliorando le capacità dei veicoli nel riconoscere e comprendere richieste vocali naturali, senza dunque limitarsi ai comandi preimpostati dal software.
Diversi sono i sistemi utilizzano il riconoscimento vocale Nuance, come Sync di Ford o GM di IntelliLink. Tuttavia, si tratta di software limitati da un numero prestabilito di comandi vocali che, in certi casi, potrebbe rendere ancora più difficoltosa la navigazione o addirittura distrarre il conducente. Se ci si vuole recare presso indirizzi specifici è ancora necessario inserire manualmente le coordinate: una procedura che risulta essere laboriosa e piuttosto antiquata. Un programma in grado di riconoscere la voce del guidatore in maniera del tutto naturale, analogamente a quanto fatto da Siri di Apple, è dunque molto importante per il futuro di questa tecnologia su automobile.
Brigitte Richardson, ingegnere e responsabile delle tecnologie di controllo vocale presso Ford, ha recentemente espresso il suo consenso affermando che un’auto dotata di sistema di comunicazione in grado di gestire i comandi vocali è un qualcosa che molti clienti si aspettano di avere presto in futuro. «Le auto devono essere in grado di connettersi rapidamente e facilmente alle informazioni internet o ad altri sistemi informativi», ha inoltre sottolineato Richardson.