Cercando il termine Google X su Wikipedia compaiono informazioni relative a un progetto relativo ad una dock di icone, abbandonato a causa di possibili diatribe legali con Apple. In realtà dietro a tale nome si nasconderebbe ben di più che una semplice feature. Secondo il New York Times, è con questo appellativo che viene identificato un laboratorio segreto di bigG nascosto da qualche parte in California.
Una sorta di “Area 51” della tecnologia, dove anziché studiare reperti alieni o innovative tecnologie militari, bigG sperimenta idee più o meno azzardate per dar vita ai dispositivi e ai servizi del futuro. A capo di tutto Sergey Brin, co-fondatore del colosso di Mountain View, ritenuto il principale responsabile di quanto accade all’interno di Google X.
Che bigG sia sempre alla ricerca di novità da sviluppare per battere sul tempo la concorrenza non è certo una sorpresa. Dal motore di ricerca al client email online, dalla collaborazione e condivisione di documenti alle automobili che si guidano da sole. Tutti progetti che oggi rappresentano una realtà, talvolta su scala globale, ma che forse hanno preso vita proprio tra le mura di questa suggestiva e fantomatica location accessibile solo a pochi eletti.
Ascensori spaziali, robot, soluzioni avanzate di intelligenza artificiale, piattaforme innovative per l’intrattenimento o l’ambito business. Questi sono alcuni dei progetti che in questo stesso momento potrebbero prendere vita all’interno di Google X, una sorta di enorme fucina high tech dove viene plasmato il futuro del mondo tecnologico.