Semplificando, lo si potrebbe definire un condono. Approfondendo, lo si può identificare come la nuova grande trovata Apple per legare a sé il mercato della musica online. Nei fatti si chiama iTunes Match e rappresenta una nuova estensione di iTunes verso l’accesso ai contenuti con formula in abbonamento.
L’idea è quella di trasformare la pirateria in una grande occasione tanto per Apple quanto per i detentori di diritti sui contenuti più piratati della Rete. iTunes Match si propone infatti come uno strumento in grado di gettare un colpo di spugna sul proprio passato, “sanando” la propria posizione regolarizzando tutta la musica archiviata negli anni. Qualunque sia stata la fonte utilizzata. Il perdono delle major ha un prezzo preciso: 24.99 dollari all’anno. Chi vuole interpretare il servizio come un condono, insomma, conosce i termini e può procedere: si installa iTunes 10.5.1, si paga la quota annuale e si è parte del nuovo programma. A disposizione non si avrà la musica scaricata o “rippata” da CD (potenzialmente di bassa qualità), ma piuttosto l’omologa versione disponibile su iTunes, con qualità 256-Kbps e formato AAC DRM-free.
iTunes Match verifica quali siano i brani archiviati sull’hard disk ed invia i dati ai server di Cupertino. Apple a quel punto mette a disposizione la possibilità di accedere al brano medesimo direttamente da iCloud, sincronizzando fino a 10 device contemporaneamente tra iPhone, iPad, Mac, PC ed altri dispositivi personali. Uno solo il limite imposto dal servizio: un massimo di 25 mila file, fatti esclusi quelli già acquisiti da iTunes (e dunque già regolarmente acquisiti).
iTunes Match è ad oggi in beta release ed è disponibile solo ed esclusivamente per l’utenza USA. A quanto pare l’idea è stata immediatamente sposata dall’utenza se è vero che in pochi minuti i server sono stati immediatamente in difficoltà per via degli upload delle discografie dei primi utenti attivati.