L’Italia è in ritardo (ma per una volta siamo anche in bella compagnia) sugli obbiettivi di qualità previsti dall’Agenda Digitale Europea. Ritardi inaccettabili da molti punti di vista, dipesi nel nostro caso da una certa inerzia politica nel voler investire nel settore della banda larga e nelle TLC in genere. Ma ora non si può più scherzare non solo perché lo sviluppo della banda larga è un must per un Paese che vuole definirsi moderno, ma anche perché l’Unione Europea chiede il massimo impegno e minaccia sanzioni per quei Paesi (compresi l’Italia) che non rispetteranno gli impegni presi.
Che fare dunque? Dalla politica, trasversalmente, arriva una proposta interessante per risolvere questo problema.
Il Partito Democratico e il Popolo delle Libertà, per una volta all’unisono, proporrebbero la nomina di un Sottosegretario con deleghe per l’Agenda Digitale. In poche parole, questa persona dovrebbe essere un punto di riferimento per lo sviluppo della banda larga in Italia e per tutto quello che gli ruota attorno.
Proposta interessante che andrebbe anche nella direzione di quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Mario Monti che intende attuare scrupolosamente quanto richiesto dall’Unione Europea in tema di banda larga e digitalizzazione del Paese.
Si spera dunque che l’Italia finalmente si “svegli” e inizi davvero a lavorare per digitalizzazione il Paese, ma l’aspetto più interessante sarà capire chi potrà essere questa figura sulle cui spalle graveranno tutte le attese e speranza del settore TLC italiano.