Spotify potrebbe presto aprire le proprie porte al mondo degli sviluppatori, permettendo a chiunque di accedere al vasto database musicale a disposizione del gruppo mediante le proprie applicazioni. In base a quanto riportato da All Things Digital, infatti, il servizio che si occupa di distribuire contenuti musicali via web sarebbe prossimo ad annunciare una simile novità nel corso di un evento che si terrà a breve.
L’ipotizzato annuncio di un set di API a disposizione dei programmatori spianerebbe dunque la strada verso l’universo Spotify, permettendo l’integrazione con i servizi messi a disposizione dalla società all’interno di client realizzati da terzi. I vantaggi sarebbero dunque piuttosto evidenti soprattutto per gli utenti, i quali potrebbero così accedere al proprio account, accompagnato da un abbonamento per usufruire della musica messa a disposizione, ovunque si trovino e qualunque sia il dispositivo in proprio possesso.
Il tutto, però, necessita di passare attraverso il vaglio delle major: le etichette musicali potrebbero infatti opporsi ad una simile apertura, la quale renderebbe i contenuti musicali accessibili tramite strumenti diversi da quelli ufficialmente forniti da Spotify. Secondo All Things Digital, però, le principali etichette discografiche avrebbero intravisto in tale progetto non una minaccia, quanto piuttosto un valore aggiunto per un servizio nel quale credono ciecamente. L’obiettivo sarebbe dunque quello di creare una sorta di piattaforma universale per l’accesso ai contenuti musicali, usufruibile mediante qualsivoglia applicazione.
Le nuove API potrebbero inoltre accrescere l’interesse da parte sia degli utenti che dei programmatori nei confronti di Spotify, il cui volume d’affari potrebbe crescere di conseguenza all’arrivo di nuove iscrizioni e nuovi abbonamenti. Maggiori informazioni saranno disponibili nel corso delle prossime settimane, quando i vertici della società faranno maggiore chiarezza sulle strategie a breve e medio termine.