Colta in fallo, Apple ha voluto ripulire la propria immagine dai rischi che Carrier IQ sta per riversare su un gran numero di aziende dopo aver riversato rischi su milioni di utenti. Apple ha infatti preso le distanze dall’applicazione, ma tutto ciò nell’imbarazzo di poter solo promettere per il futuro senza avere argomentazioni sufficientemente forti per spiegare le motivazioni che hanno portato l’app tra il codice di iOS.
La nota ufficiale è stata diramata dal gruppo tramite le pagine di All Things Digital: «Abbiamo smesso di supportare Carrier IQ con iOS 5 sulla maggior parte dei nostri prodotti e rimuoveremo completamente il tutto in un futuro aggiornamento software». Non v’è chiarimento alcuno, però, circa i rapporti con i produttori del software: Apple semplicemente spiega di non aver mai registrato messaggi o altre informazioni personali dai dati per la diagnostica. I dati archiviati sono stati autorizzati in ogni caso dall’utente tramite opt-in e sono stati trasmessi in modo anonimo e con crittografia di sicurezza. Nessun dolo e nessuna responsabilità, insomma, con la promessa di risolvere quanto prima il peccato originale venuto a galla.
Carrier IQ nega da parte sua di aver mai agito al fine di spiare l’utenza. A differenza di quanto ammesso da Apple, Nokia e Research in Motion hanno invece preso le distanze con maggior forza: Carrier IQ non sarebbe mai stato precaricato sui device in distribuzione e pertanto le analisi del ricercatore Trevor Eckhart vengono respinte senza mezzi termini.
La situazione è pertanto in questa fase estremamente confusa: è chiaro che dietro al polverone vi sia qualcosa di concreto, ma i dati dimostrati sono al momento pochi. Apple è il gruppo che, vista la natura delle mezze smentite proferite ed alla luce della presenza di mercato nel mobile dell’iPhone, vive al momento i rischi maggiori. Un futuro aggiornamento di iOS potrebbe pertanto non bastare: l’utenza attende spiegazioni. E non solo l’utenza: Al Franken, senatore del Minnesota, ha già minacciato di portare la questione ad un più alto livello se non giungeranno presto chiare risposte da tutti i gruppi interessati.