Dopo l’Europa anche la Francia ha deciso di aderire ad Open Data, istituendo una piattaforma per l’apertura dei dati pubblici. E lo farà tramite il portale data.gouv.fr, che rappresenterà l’unica fonte di consultazione per i dati dell’amministrazione pubblica. Anche in Francia, quindi, si avverte l’urgenza e la necessità di rendere pubblici i dati e di farlo con una piattaforma digitale.
Il governo francese non arriva per primo, dato che già altre città, come Parigi e Rennes, hanno avviato politiche simili: per la città di Parigi, infatti, il servizio è già disponibile da dicembre 2010, con i dati pubblicati sotto Creative Commons by-sa. Ma si tratta comunque di un passo avanti per una importante nazione del continente europeo. La disponibilità di dati pubblici è una garanzia di trasparenza da parte dello Stato, oltre che una fonte di benefici economici per le imprese. Già dal lancio della piattaforma saranno presenti 350.000 insiemi di dati.
Come dichiarato dal primo ministro Francois Fillon: «Con questa politica vogliamo rendere accessibili le informazioni prodotte e raccolte per le amministrazioni che potranno utilizzarle liberamente». A guidare questo programma, Etalab, ovvero la Missione interministeriale per l’apertura dei dati pubblici in Francia.
E se fino ad ora i documenti disponibili su Internet erano relativamente pochi, oggi gli utenti potranno visualizzare i dati liberamente, accedendo ai bilanci dello Stato e ai progetti, alla mappa dell’istruzione, le stazioni di polizia, la rete diplomatica, le strutture sanitarie o giudiziarie, con, in alcuni casi, gli orari di apertura e le informazioni di contatto.
La politica dei dati aperti è condivisa anche da altre democrazie, come sottolineato dall’intervento di Obama al G8 di Deauville di maggio 2011. La speranza diffusa, quindi, è che sempre più nazioni decidano di aderire agli Open Data, per il bene dell’amministrazione pubblica e dei cittadini.