La Cina è sicuramente una delle economie emergenti a portare più grattacapi ai grandi marchi occidentali. Sempre con più frequenza, infatti, molti prodotti vengono clonati, con copie pressoché identiche almeno a livello estetico agli originali. Anche Apple non è esente e, negli ultimi anni, si è vista riprodurre illecitamente tutta la gamma dei riproduttori portatili nonché iPhone. Un nuovo arrivato, tuttavia, va a ingrandire la famiglia dei cloni: MacBook Air.
Apparso pochissimo tempo fa in Rete, il falso MacBook Air non è nientemeno che un laptop, per non dire netbook in potenza, copia dell’ultraleggero di Cupertino, dotato di Windows 7. Praticamente identica l’estetica, se non fosse per qualche millimetro in più di spessore, così come il display a retroilluminazione LED a risoluzione 1366×768.
La dotazione hardware, tuttavia, è completamente differente. Il clone, oltre a essere un unibody semplicemente “mascherato” considerando come si tratti di un involucro di alluminio su scheletro plastico, è dotato di un processore Atom da 1,8 GHZ, di presa USB 2.0 e mini-HDMI, 4GB di RAM e periferica di archiviazione non meglio precisata. Improbabile che il notebook sia dotato della nota scheda SSD proprietaria di Cupertino, anche se qualche forma di storage flash, sia esso classico SSD o una sua versione rielaborata, dovrebbe essere comunque presente date le esigue dimensioni. Il prezzo, al cambio in dollari attuale, dovrebbe aggirarsi attorno ai 500 dollari. Le performance, se confrontate al “vero” MacBook Air, risultano essere decisamente inferiori.
Singolare il nome scelto per il device, AirBook, copia non troppo velata del marchio originale. Ma dopo aver visto iPear e l’Ai-Phone, dalla Cina c’è davvero da aspettarsi di tutto.