Megaupload dichiara guerra alla Universal Music

Megaupload ha denunciato Universal per aver abusato della propria posizione rimuovendo un video promosso dal servizio di upload online.
Megaupload dichiara guerra alla Universal Music
Megaupload ha denunciato Universal per aver abusato della propria posizione rimuovendo un video promosso dal servizio di upload online.

È scontro aperto tra Megaupload e l’etichetta discografica Universal Music Group. Il pomo della discordia è in questo caso un video pubblicato dal servizio per l’upload di file online avente l’obiettivo di pubblicizzare tramite YouTube gli strumenti offerti agli utenti e rimosso dopo poche ore dal portale targato Google in seguito ad un’esplicita richiesta da parte di Universal.

In tale video figuravano una serie di artisti statunitensi di primo piano nella scena musicale mondiale, quali ad esempio Will.i.am, Alicia Keys, Kanye West e Snoop Dogg, i quali uno dopo l’altro dichiaravano il proprio “amore” nei confronti di Megaupload. Il tutto, secondo le dichiarazioni ufficiali del CEO David Robb, senza alcuna violazione di copyright: nessun brano musicale appartenente ad Universal Music Group è stato utilizzato ed ogni artista coinvolto ha partecipato all’iniziativa a valle di un apposito accordo firmato da entrambe le parti.

Nonostante il progetto sembri rientrare perfettamente entro i confini della legalità, però, la Universal ha continuato a fare pressione su YouTube per far sì che il video non fosse più accessibile dagli utenti, riuscendoci in breve tempo. Di qui la reazione dei vertici di Megaupload, inferociti dinanzi a quella che ritengono essere l’ennesima dimostrazione di come il potere nelle mani delle major possa rivelarsi dannoso per la libertà del web, soprattutto qualora dovesse diventare legge la proposta SOPA.

Quanto accaduto ha spinto inoltre Megaupload a schierarsi contro quest’ultima, temendo che possa diventare una nuova arma nelle mani delle etichette discografiche e cinematografiche, i cui limiti d’azione verrebbero in tal modo ampliati fino alla possibilità di rimuovere interamente un sito web dalla Rete. Il mondo del web, insomma, continua a schierarsi contro la proposta di legge battezzata “Stop Online Piracy Act“, attualmente in discussione presso il Congresso degli Stati Uniti: in ballo vi è la natura libera che da sempre ha caratterizzato il mondo online e, per logica conseguenza, la libertà di espressione degli utenti sullo strumento medesimo.

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