Windows 8, il login diventa grafico

Microsoft ha illustrato il modus operandi del nuovo sistema di login grafico che farà capolino in Windows 8.
Windows 8, il login diventa grafico
Microsoft ha illustrato il modus operandi del nuovo sistema di login grafico che farà capolino in Windows 8.

Continuano ad essere snocciolate una dopo l’altra le novità in arrivo con Windows 8. L’ultima ad essere illustrata dagli ingegneri di Redmond, benché già nota da diverse settimane, è la funzionalità relativa al login grafico che il gruppo ha intenzione di presentare nella prossima edizione del sistema operativo. Fine ultimo di tale feature è quello di semplificare l’inserimento delle credenziali di accesso al proprio dispositivo, soprattutto qualora si utilizzi una tastiera virtuale su di un display touchscreen.

Alcuni studi condotti da Microsoft hanno infatti evidenziato come l’inserimento di una password mediante quest’ultima forma di input risulti in molti casi piuttosto lenta. L’azienda ha quindi avviato una ricerca mirata ad individuare una soluzione che potesse da un lato velocizzare il login in Windows 8, dall’altro aiutare gli utenti a ricordare più facilmente le credenziali di accesso senza tuttavia rendere queste ultime piuttosto banali e semplici da individuare, utilizzando ad esempio la propria data di nascita oppure informazioni personali facilmente accessibili.

Nasce così il nuovo sistema di login grafico di Windows 8, il quale risulta essere sostanzialmente la combinazione di due elementi: un’immagine scelta dallo stesso utente in fase di installazione ed una serie di gesture. Per effettuare il login sarà dunque sufficiente ripetere una serie di operazioni utilizzando un display touchscreen sul quale sarà visualizzata l’immagine scelta, evidenziando ad esempio specifici punti oppure determinate persone, collegando due punti della fotografia oppure racchiudendo in un cerchio le aree ritenute più importanti.

Proprio queste tre tipologie di azioni sono quelle che, a valle di un accurato studio da parte degli addetti Microsoft, gli utenti hanno mostrato essere le più gettonate e facili da riproporre in un secondo momento. Gli ingegneri della società hanno quindi ristretto il range di gesture disponibili a punti, linee e circonferenze, con le ultime due che saranno accompagnate da un’informazione aggiuntiva quale il verso nel quale ciascuna di esse è stata disegnata. Ripetendo nella giusta sequenza le gesture eseguite durante la scelta delle credenziali di login sarà dunque possibile accedere al proprio dispositivo.

Dal punto di vista tecnico, tale sistema suddivide dapprima l’immagine scelta in una griglia, i cui elementi risultano essere caratterizzati da una coppia di coordinate cartesiane (x,y), utilizzate poi per memorizzare ogni gesture: per le linee, ad esempio, il sistema operativo salverà i dati sul punto di partenza e quello di arrivo, mentre per la circonferenza avrà bisogno del centro della stessa, del raggio e del verso di percorrenza (orario oppure antiorario). Durante le operazioni di login un apposito algoritmo confronterà poi le gesture inserite con quelle salvate in memoria al fine di comprendere se la sequenza sia quella giusta oppure meno, verificando che gli eventuali errori commessi in termini di precisione di ogni movimento non superi una specifica soglia.

Oltre a semplificare la memorizzazione della password, potendo puntare sull’impatto visivo di un’immagine cara all’utente, il nuovo sistema di accesso che farà capolino in Windows 8 si dimostra essere anche più efficiente in termini di sicurezza: mediante alcuni conti è infatti possibile notare come il numero complessivo di combinazioni di tali gesture sia sensibilmente più elevato rispetto a quello disponibile utilizzando una combinazione alfanumerica oppure un PIN esclusivamente numerico. Se, ad esempio, negli ultimi due casi con una password di 3 caratteri si raggiunge un’ordine di grandezza delle migliaia di combinazioni, con 4 gesture si supera invece quota 1 miliardo di diverse possibili credenziali di accesso.

Un ulteriore esempio proposto da Microsoft mette bene in luce le potenzialità di tale strumento in termini di sicurezza. Supponendo infatti uno scenario in cui l’utente pulisca perfettamente il proprio dispositivo, effettui il login dopo di che si allontani dal device, un eventuale malintenzionato potrebbe facilmente comprendere quali siano le gesture utilizzato per il login semplicemente guardando la superficie dello schermo per individuare le impronte digitali. Anche una volta note quali siano le gesture, però, il compito non è alquanto semplice: qualora siano soltanto 3 le gesture, ad esempio, vi sono ben 384 possibili combinazioni diverse delle stesse, delle quali soltanto una, eseguita nel modo corretto, permette di accedere al dispositivo.

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