Google ha pubblicato una nuova serie di dati relativi alla crescita del network Google Plus. Ovviamente ancora una volta i numeri sono positivi, ma il senso generale del trend di crescita non sembra recitare esattamente la marcia trionfale che il gruppo potrebbe auspicare per il proprio network.
I numeri sono stati resi noti da Paul Allen (fondatore di Ancestry.com) sul proprio profilo G+ sulla base di un modello statistico che prende a campione alcuni cognomi per tracciare una linea di crescita ipotetica. Il modello si è rivelato affidabile in passato ed è stato ora rivisto per allineare statistiche e dati reali sulla base delle più recenti cifre fornite dal team di Mountain View.
10 milioni di utenti nel mese di luglio, 62 milioni di utenti a fine anno: la crescita è chiaramente esponenziale, tanto che già dal mese di febbraio ci si attende di arrivare a quota 85 milioni. Ad oggi il ritmo di crescita è pari a circa 625 mila nuovi utenti al giorno, con proiezione di 400 milioni di utenti entro la fine del 2012. Le dinamiche che possono innescarsi nel frattempo sono però molte e ad oggi occorre fermarsi ai numeri ed a quel che raccontano.
Oggi Google Plus conta circa 60 milioni di utenti iscritti. La cifra è pertanto estremamente lontana dagli oltre 800 milioni di utenti attivi comunicati da Facebook, e circa l’attività dell’utenza G+ non è stato fino ad ora dato nulla a sapersi. La prima indicazione giunge ancora una volta da Paul Allen, secondo il quale il 24% circa della community si è collegata al network almeno una volta durante il mese di dicembre.
Secondo Allen la crescita dei device Android sarà un volano fondamentale per l’imporsi di G+ ed il cosiddetto “effetto network” creerà presto sinergie comunicative tali da stimolare ulteriore crescita.
Rimane tuttavia il dubbio per cui il ritmo non sia quello utile a recuperare rapidamente terreno rispetto a Facebook: pubblicità televisive, la presenza sulla homepage di Google, la pervasività sui servizi di Mountain View e l’annidamento su Android dovrebbero essere strumenti di potenziale senza pari, tuttavia Facebook gode ancora del favore dell’utenza in tutto il mondo.
Ulteriore considerazione necessaria è nel fatto che il parametro quantitativo non potrà più rimanere a lungo la discriminante di giudizio tra i due network, poiché complementarità e sovrapposizioni delineano la necessità di soppesare anche coinvolgimento e carattere business, parametri del tutto fondamentali nel momento in cui l’utenza si fa moneta ed il social network si fa business.