Il mercato dei PC sta per vivere un momento di crisi che non viveva da molti anni: quest’anno, le vendite di computer a livello globale dovrebbero infatti diminuire per la prima volta dal 2001. Dopo ben 11 anni, si verificherà una flessione dell’1,2%, con vendite complessive pari a circa 348,7 milioni di unità.
È iSuppli a riportare i dati di una ricerca di mercato condotta da IHS, il quale ha osservato che il 2012 è iniziato in maniera promettente per il segmento dei PC – con le novità presentate al Consumer Electronics Show da vari produttori di computer tra cui Intel – ma le vendite trimestrali si sono rivelate deludenti, e anche per gli ultimi tre mesi le cose non dovrebbero cambiare.
Speravamo fortemente che la prima metà del 2012 avrebbe portato a un anno di ripresa per il mercato PC, ma l’ottimismo è svanito e siamo tornati a dubitare, e l’industria rivolge ora le proprie attenzioni al 2013 sperando che fornisca l’auspicata ripresa.
Le vendite dei PC hanno subito un rallentamento negli ultimi tempi per via del fatto che i consumatori stanno iniziando a guardare massicciamente ai dispositivi mobile. Intel, che ha guidato il passaggio dai notebook agli Ultrabook, dopo vendite deludenti è stato costretto ad ammettere che la domanda dei PC sia stata molto più debole di quanto previsto.
Per il futuro, si punta tutto su Windows 8 e sugli Ultrabook per rinvigorire tale segmento di mercato, eppure IHS pone l’attenzione su importanti questioni che potrebbero portare a un nuovo crollo, nel 2013, dei PC: quale impatto avrà Windows 8? La crisi economica neutralizzerà qualsiasi hype o interesse generato dagli Ultrabook? Smartphone e soprattutto tablet cannibalizzeranno del tutto le vendite di notebook, Ultrabook e PC? Le previsioni degli analisti sono state ridotte, ma gli stessi sono comunque fiduciosi del fatto che i portatili ultrasottili siano la strada giusta da percorrere e che l’arrivo di Windows 8 possa dare una spinta significativa, rivelandosi «potente e irresistibile per i consumatori».
Windows 8 ha insomma in mano non soltanto i destini Microsoft, ma molto di più. Il che potrebbe essere per il sistema operativo un punto di forza ulteriore, poiché diviene la leva in grado do sbloccare un mercato intero e l’intero indotto potrebbe quindi investirvi con convinzione. Sperando in una adeguata risposta del mercato.