Bisogna ammettere che da quando esistono siti-distrazioni come Facebook le ore spese a studiare o a lavorare sono meno produttive. Inoltre, ormai la comunicazione è al centro della nostra vita, tanto che il semplice star lontano dal PC o dallo smartphone è diventato un lusso per quei pochi che riescono ancora a godersi l’indipendenza da internet. Per questo motivo, chi sentisse il bisogno di prendersi il giorno libero dalla schiavitù che lega al Web può dare un’occhiata alle applicazioni create appositamente per distogliere l’attenzione da social network &co.
Già da anni si cerca una soluzione che liberi dal web: quando ancora non esistevano Facebook e Twitter, né la possibilità di collegarsi ovunque con uno smartphone o un tablet che sia, è stato creato Freedom: un’applicazione da 10 dollari che limita l’accesso a Internet dal PC – Mac o Windows che sia – fino a un massimo di otto ore consecutive. Sviluppato da Fred Stutzman, un professore della Carnegie Mellon University che ha cambiato il suo modo – e quello di molte altre persone – di lavorare al PC in un bar con accesso gratuito a internet.
Più di 300.000 persone hanno scaricato Freedom dal lontano 2008. Certo, da allora Internet è quasi completamente cambiato, soprattutto il suo uso attraverso dispositivi mobili, il che non fa di certo pensare che sia possibile oggi avere un’applicazione che liberi dalle distrazioni derivanti da – ad esempio – un’iPhone. Stutzman a riguardo non è affatto positivo: non esiste, infatti, né per dispositivi Android né per quelli iOS un modo per ignorare le funzioni web.
È pur vero che, oggi come oggi, otto ore senza uno sguardo alla Rete sembrano infinite, perché in fondo non esiste solo Facebook online. Stutzman, quindi, dopo essere stato catturato da informazioni irrilevanti per la sua ricerca su Wikipedia, ha pensato bene di creare Anti-Social: 15 dollari per bloccare i disturbatori della rete, come i social network e Youtube.
Un’ottima alternativa gratuita simile ad Anti-social è invece LeechBlock, un plugin di Firefox progettato per bloccare i siti che deconcentrano dal lavoro al computer, o, come suggerisce il sito web, creato per “bloccare le perdite di tempo online, che risucchiano la vita”.
Se invece si è particolarmente autocritici, si può tentare di scaricare un programma che analizza e registra l’attività web, offrendone a fine giornata un resoconto. RescueTime, Klok, Slife e ManicTime sono alcuni di questi software che permettono di osservare con i propri occhi quanto effettivamente le ore trascorse siano state produttive.
Jason Grimes, il vicepresidente del settore marketing di RescueTime, sostiene che molti restano stupiti nell’apprendere quanto poco effettivamente abbiano lavorato in otto ore. C’è però da dire che l’espressione “tempo produttivo” è considerato da ognuno in modo diverso, quindi non è assicurato lo sbigottimento né l’eventuale reazione al giorno seguente.
E cosa fare invece se il lavoro che si svolge richiede per esempio una necessaria capatina su Facebook? Grimes a tal proposito svela il suo segreto: Time su HootsSuite funziona e segnala se e quando il tempo trascorso su Facebook o Twitter diventa troppo, e si sta scansafaticando.
Infine, per coloro che vogliono semplicemente utilizzare il computer per scrivere su un word processor, almeno durante le ore lavorative, è possibile scaricare dei programmi che consentono unicamente di scrivere testi. WriteRoom per Mac e Dark Room per Windows: uno schermo intero che non distrarrà dalla scrittura, disattivabile, ma unicamente creato per coloro che necessitano aumentare l’attenzione dedicata al proprio lavoro.