Dopo l’esplosione, l’implosione. Dopo il Web di tutti, il Web di ognuno di noi. Dopo il motore di ricerca delle masse, il motore di ricerca personale: anche Google segue il nuovo paradigma del “social” e si dota di una funzione nata appositamente per consentire una ricerca più “egocentrica”, incentrata quindi sul sé ed il proprio mondo piuttosto che non basata sull’intero World Wide Web.
Così Google spiega il principio su cui nasce la nuova prospettiva “Search plus Your World“:
La Ricerca Google ha sempre avuto lo scopo di farvi trovare i risultati migliori. Talvolta si tratta di risultati pubblici provenienti dal Web, mentre altre volte si tratta di vostri contenuti personali o di materiale condiviso con voi da persone che vi interessano. Queste persone meravigliose e questi ricchi contenuti personali attualmente non sono inclusi nella vostra esperienza di ricerca. La ricerca è ancora limitata a un universo di pagine web create pubblicamente, per la maggior parte da persone che non avete mai conosciuto. Oggi vogliamo cambiare questa esperienza portando il vostro mondo, ricco di persone e informazioni, all’interno della Ricerca.
L’idea di fondo è quella per cui l’esperienza di vita che ognuno ha sul Web è un elemento fondamentale nel momento in cui si effettua una ricerca online. Il più delle volte, infatti, le ricerche intendono esplorare parti stesse della propria sfera o intendono indagare esperienze e segnalazioni delle proprie cerchie sociali. La ricerca intende pertanto farsi portatrice di questo valore e diventare sempre più personale, organizzando il tutto su tre funzioni specifiche presto attive sul motore di Mountain View:
- Risultati personali
- Profili nella ricerca
- Persone e Pagine Google+
Risultati personali
I risultati personali rappresentano una sorta di addendum a quel che Google già offre, ottimizzando le risposte sulla base di quelli che sono i contenuti propri della propria ristretta community. L’esempio offerto è quello di una ricerca relativa ad una vacanza: Google sarà in grado di restituire, in aggiunta ai risultati tradizionali, anche foto e messaggi caricati dai propri amici su Google+ o Picasa, consentendo così una scelta più consapevole grazie a quel che l’esperienza di un amico può rappresentare per sé e per i propri desideri. E potenzialmente tale funzione può significare anche qualcosa di nuovo ed ulteriore:
Da bambino, il mio frutto preferito era il Chikoo, che è straordinariamente dolce e saporito. Quando alcuni anni fa abbiamo adottato un cane, abbiamo deciso di chiamare il nostro dolce cucciolo come il mio frutto preferito. Nel corso degli anni abbiamo condiviso privatamente molte foto di Chikoo (il nostro cane) con la famiglia. Per me, la query [chikoo] significa due cose diverse ma entrambe molto dolci e i miglioramenti di oggi mi offrono la magica esperienza di trovare entrambi i Chikoo che amo, direttamente nella pagina dei risultati
Con un click è possibile effettuare alternativamente lo switch tra la ricerca personale e la ricerca tradizionale, isolando così i contenuti ed avendo a disposizione un motore di ricerca che circoscrive il contesto rapportando ogni singola ricerca all’utente che la sta digitando sul motore.
I profili nella ricerca
Ogni giorno vengono cercate sul Web milioni di persone. A volte è difficile trovare la persona che si sta cercando e, una volta trovata, non esiste un modo rapido per interagire con lei.
Google non intende insomma consegnare tra i propri risultati un elenco di siti che offrono riferimenti al nome cercato, ma intende evolvere la ricerca tra le identità interpretando la query per restituire la persona giusta al momento giusto. Anche in questo caso Google+ torna estremamente utile poiché consente di differenziare la propria identità dalle altre un contenuto dopo l’altro, determinando univocamente il proprio profilo da qualsiasi omonimo presente online.
Automaticamente sarà possibile aggiungere alle proprie cerchie l’utente che si è cercato, stabilendo un contatto stabile per mezzo di Google+.
Persone e Pagine Google+
Google+ determina ancora una volta il segno dell’innovazione a Mountain View permeando anche la nuova funzione di ricerca per Persone o Pagine: cercando argomenti specifici, infatti, è possibile ottenere in suggerimento Persone o Pagine che spesso parlano dell’argomento specifico e che per questo motivo possono essere considerate esperte, attendibili, o comunque quantomeno inerenti.
Sarà l’utente a scegliere se seguire gli aggiornamenti caricati sul social network, ma lo potrà fare grazie ad indicazioni precise che Google+ è in grado di fornire a proposito della propria community e della sua attività quotidiana. Inevitabilmente trattasi di una funzione utile probabilmente più a Google+ che non al motore di ricerca, determinando uno stimolo fondamentale per un social network che fin qui è cresciuto senza mai convincere completamente.
Sicurezza, trasparenza e controllo
Nel momento in cui si va a mettere uno affianco all’altro un mondo tipicamente privato come quello di un social network ed uno tipicamente pubblico come quello di un motore di ricerca, diventa strettamente necessario operare rigide misure per garantire sicurezza, trasparenza e controllo. Sicurezza, perché soltanto tutelando i contenuti è possibile lasciarli sotto il pieno controllo dei diretti responsabili («ad esempio, i risultati personali sono chiaramente contrassegnati come “Pubblico”, “Con restrizioni” o “Solo tu”. Inoltre, le persone che compaiono nei risultati sono distintamente contrassegnate con la cerchia di Google+ a cui appartengono o come connessioni suggerite»); trasparenza, perché soltanto regole chiare possono consentire piena consapevolezza d’azione; controllo, affinché l’utente abbia in mano piena libertà di scelta e facile gestione dello strumento.
I due pulsanti della funzione dividono il mondo in due: da una parte “Search plus Your World” aggiunge la dimensione personale a quella tradizionale; dall’altra la ricerca su Google continua così come è sempre stata, escludendo la sfera sociale dai risultati e restituendo pertanto link analizzati in modo oggettivo dagli algoritmi invece che individuati sulla base di determinazioni soggettive e basate sulla propria community.
Circondati da 7 miliardi di persone e 510 milioni di chilometri quadrati sulla Terra, un fantastiliardo di stelle e un trilione di pagine web, noi trascorriamo le nostre brevi, preziose vite in una determinata città, con determinati amici e familiari, in orbita intorno a una sola stella e facendo affidamento su una piccola fetta delle informazioni disponibili nel mondo. Il nostro sogno è che la tecnologia consenta a ciascuno di noi di esplorare la ricchezza delle informazioni e delle persone che ci circondano.
La nuova funzione sarà attivata nei prossimi giorni su Google.com prima di divenire presumibilmente una dotazione standard in tutto il mondo dopo una necessaria fase di test.