Facebook riflette la nostra personalità. Contrariamente a quanto si è portati a credere, sul social network ci riveliamo per quello che siamo nella vita reale, al di là dei nostri tentativi per nasconderlo.
Gli ultimi due studi di cui si parla molto nella blogosfera sono quelli di PopCap, una società di social games, e dell’Università del Texas. La prima ricerca ha svelato che 10 milioni di persone barano a questi giochi, “imbroglioni” che hanno ammesso (protetti dall’anonimato del sondaggio) di rubare anche nella vita reale: il comportamento online è indice tre volte e mezzo superiore di potenziale disonestà nella vita vera.
Il secondo studio, intitolato «Manifestazioni della personalità online sui Social Networks: comportamenti correlati e auto-riferiti a Facebook e informazioni osservabili sul profilo» è abbastanza clamoroso. Utilizzando la teoria dei cinque tratti di personalità, cioè Estroversione, Amicalità, Coscienziosità, Stabilità emotiva e Apertura mentale, i ricercatori hanno prodotto delle schede per ogni cavia (anche loro studenti di psicologia), poi nascoste per potersi affidare soltanto ai profili Facebook. Per gli studiosi accoppiare il profilo psicologico con quello che si evinceva dal profilo Facebook è stato un gioco da ragazzi.
Per quanti sforzi facciamo, insomma, per ricreare le nostre vite, magari rivedendo la nostra Timeline, dallo studio trapela che uno psicologo sarà sempre in grado di stabilire le nostre nevrosi a seconda degli album fotografici, l’intensità degli status, i contenuti, le condivisioni. Tra la personalità manifestata nella vita reale e il profilo su Facebook c’è una forte correlazione. Facebook è uno specchio, dunque, e pure abbastanza fedele.