Continuano le polemiche sulla proposta di legge nota come SOPA (Stop online Piracy Act) che, se venisse approvata, potrebbe dare al governo degli Stati Uniti il potere di chiudere qualsiasi sito Web sospettato di violazione dei diritti d’autore. Per adesso il pericolo è scampato, in quanto la Casa Bianca ha deciso di rivedere alcuni punti controversi, ma Rupert Murdoch ha accusato Obama di sostenere la pirateria e Google di essere il leader dei pirati.
Il magnate ottantenne, capo della News Corporation, ha scritto un messaggio su Twitter contro l’atteggiamento dell’amministrazione Obama che, nei giorni scorsi, aveva pubblicato un comunicato in cui dichiarava che la proposta di legge SOPA deve combattere la pirateria, ma senza minacciare la libertà di Internet. Lo “Squalo” aveva accusato Obama di appoggiare i pirati:
Obama si è schierato con i finanzieri della Silicon Valley che minacciano tutti i creatori di software con la pirateria.
Il secondo tweet è diretto a Google:
Il capo dei pirati è Google che trasmette film gratis e guadagna con la pubblicità. Non sorprende che spenda milioni per il lobbying.
In pratica il motore di ricerca mette a disposizione un enorme catalogo di opere protette dal diritto d’autore, sulle quali guadagna milioni di dollari con le inserzioni pubblicitarie. In un successivo tweet, Murdoch ha ammesso che Google “blocca molte altre cose indesiderabili”, ma la sua posizione non è cambiata.
L’azienda di Mountain View ha risposto alle critiche affermando di aver rimosso dai risultati delle ricerche oltre 5 milioni di siti Web pirata e di aver speso finora 60 milioni di dollari per combattere i contenuti sponsorizzati.