Mozilla partecipa allo sciopero virtuale contro PIPA e SOPA. Insieme a Wikipedia, Google, WordPress, anche la volpe del Web ha iniziato la protesta contro i due disegni di legge Stop online Piracy Act e Protect IP Act, in discussione al Congresso degli Stati Uniti. Lo sciopero del browser durerà 12 ore – è iniziato oggi alle ore 8 britanniche: i siti sia.org che.com rimanderanno a una pagina che invita ad agire contro questa forma di censura del web.
SOPA e PIPA spaventano anche il draghetto sputa fuoco di Mozilla, perché cercando di ridurre il fenomeno della pirateria online tali provvedimenti prevedono la possibilità di bloccare un sito web, se ritenuto colpevole di violazione di copyright. E Mozilla prende le parti del web, difendendone l’apertura e l’innovazione.
Già mesi fa Gary Kovacks, CEO di Mozilla, si era attivato per andare incontro all’industria dei contenuti, discutendo insieme approcci alternativi alla lotta contro la pirateria, trovando il giusto compromesso. Dal suo blog si legge:
«Il nostro unico impegno è quello di difendere come utenti di Internet il Web, basato su apertura e nel quale i contenuti, l’immaginazione e l’innovazione possono prosperare. La nostra unica motivazione è quella di fare ciò che è giusto per il web. È per questo che Mozilla ha preso posizione nei confronti di SOPA e PIPA scioperando. Ci auguriamo che i nostri siti oscurati abbiano attirato la vostra attenzione».
Anche sul blog di Mitchell Baker, presidentessa della Mozilla Foundation, si parla di SOPA e PIPA, identificandoli come pericolosi e suggerendo di agire sia legislativamente che filosoficamente, perché la protezione dei contenuti protetti a tutti i costi risulta essere disastrosa.