Google Checkout, bug risolto

Risolto il bug che violava la privacy degli utenti in Google Checkout. Coinvolti diversi paesi europei, Italia compresa.
Google Checkout, bug risolto
Risolto il bug che violava la privacy degli utenti in Google Checkout. Coinvolti diversi paesi europei, Italia compresa.

Google ha annunciato di aver risolto il bug riscontrato nel suo software Checkout che esponeva per errore ai commercianti i numeri privati di telefono dei consumatori in dozzine di paesi sparsi per Europa e Asia. Si ricorda che il numero di telefono viene normalmente fornito tramite l’acquisto di beni fisici, mentre il bug faceva in modo che l’informazione venisse passata alle aziende anche da chi acquistava soltanto beni digitali, violando così le più basilari leggi sulla privacy.

«Abbiamo riscontrato un bug nel nostro Google Checkout Merchant Center e API. Ciò significa che i commercianti che vendono beni digitali possono aver visto i numeri di telefono degli acquirenti i quali sono normalmente forniti solo se gli utenti decidono di acquistare beni fisici», ha spiegato un portavoce di Google tramite un comunicato. «Abbiamo adesso risolto il problema e ci prepariamo a rilasciare un fix per le API nei prossimi giorni», ha poi aggiunto scusandosi con i clienti per il disagio causato.

Il problema è perdurato per circa un mese e, secondo quanto ha rivelato la società, ha colpito l’Italia e altri paesi come Irlanda, Germania, Olanda, Austria, Spagna, Francia, Australia, Giappone, Belgio, Finlandia, Svezia, Norvegia, Danimarca, Hong Kong, Nuova Zelanda, Singapore, Portogallo, Israele, Repubblica di Corea, Federazione Russa, Brasile, Messico, Argentina, India, Taiwan, Polonia e Repubblica Ceca.

Non si registrano al momento violazioni relative alla vulnerabilità riscontrata.

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