L’operazione appare azzardata, ma inizia a raccogliere credito: a distanza di poche ore dalla chiusura del sito, Megaupload avrebbe già avviato le pratiche per riorganizzare le proprie attività. Un nuovo dominio, probabilmente una nuova offerta, qualche tempo per il ripristino dei contatti e quindi il rientro a pieno regime. Ad oggi quella che è offerta è semplicemente una scatola vuota che il passaparola sta però rendendo immediatamente celebre: se non è questo il nuovo Megaupload, sono comunque in molti a dar credito alla candidatura.
Il sito si cela dietro il nuovo dominio megavideo.bz. La dichiarazione di intenti è chiara fin dalla homepage: «Questo è il nuovo sito Megaupload! Stiamo lavorando per tornare nuovamente operativi». Difficile intuire anche chi possa esserci dietro una operazione di questo tipo visto che parte del team Megaupload è stato arrestato ed in parte è nel mirino delle autorità di mezzo mondo, con specifici mandati di cattura già messi nero su bianco dall’FBI.
Il sito è al momento catalogato da Google come sospetto caso di phishing: collegarsi con Chrome al nuovo dominio restituisce un errore e consiglia di non procedere. Sospetto, peraltro, non del tutto vuoto: si consiglia di consultare tali pagine con circospezione.
Attenzione: possibile tentativo di phishing!
Il sito web all’indirizzo megavideo.bz è stato segnalato come sito di “phishing”. I siti di phishing sono siti che inducono gli utenti a rivelare informazioni personali o finanziarie, spacciandosi spesso per istituzioni affidabili, come delle banche.
Al momento la richiesta è quella del passaparola tramite social network per diffondere rapidamente il nuovo punto di riferimento. Difficilmente le autorità potranno però consentire un riavvio tanto solerte delle attività: Megaupload è stato sradicato con forza, mettendo i lucchetti tanto ai responsabili quanto ai server, pertanto ogni riorganizzazione dovrà giocoforza passare attraverso difficili tentativi di ricostruzione della struttura antecedente. Il clamore del momento ed il supporto degli Anonymous sembrano però sospingere questa possibilità, il che offre al nuovo dominio quantomeno una opportunità.
Opportunità che l’FBI terrà sotto stretta osservazione fin da subito, peraltro con in mano un database ricco di log, IP e dati relativi agli utenti premium che già in precedenza hanno fatto uso di Megaupload per caricare e scaricare materiale illecito.
Update
Secondo quanto trapelato, sarebbero molti i domini che tentano di farsi largo in queste ore, ma in molti casi il phishing è un pericolo concreto. Trapela però un indirizzo IP che intende farsi carico del rilancio di Megaupload: http://109.236.83.66/. Il nuovo indirizzo potrebbe essere insomma un numero, almeno temporaneamente.