Megaupload sembra avere un erede ufficiale in arrivo. La candidatura è stata avanzata dagli Anonymous ed il progetto prenderà il via il 25 gennaio sotto il nome di Anonyupload. Trattasi di un progetto in fase del tutto embrionale: manca tutto, ma non manca la determinazione. Il sito mette nero su bianco le proprie intenzioni e le proprie strategie, ma ad oggi non fa altro che chiedere donazioni.
In queste ore sarebbero varie le truffe messe in piedi per cavalcare l’onda dei delusi dopo la caduta di Megaupload (motivo per cui anche quest’ultimo progetto va guardato giocoforza con sospetto), ma Anonyupload rispetto ad altre truffe mal combinate gode del beneficio del dubbio: gli stessi Anonymous ne hanno parlato via Twitter, spiegando di non avere elementi circa la legittimità o meno del progetto (gli Anonymous non sono un gruppo gerarchico e per questo motivo è plausibile il fatto che non si possano offrire conferme ufficiali): «in molti ci chiedono se sia legittimo o no, non lo sappiamo. Dovete provarlo da voi».
Update: gli Anonymous prendono posizione ed il progetto evolve (link).
Gratuito, senza pubblicità e anonimo al 100%: Anonyupload spiega in questa fase di avere bisogno di aiuto per acquistare server e hard disk, requisiti fondamentali per mettere in piedi la struttura che, auspicano i promotori, possa raccogliere l’eredità di Megaupload e far proprio il traffico precedentemente veicolato dal gruppo di Kim Dotcom. Per mettere in moto l’idea serve però denaro e gli Anonymous chiedono pertanto una donazione da effettuarsi tramite Visa, Mastercard o American Express: difficilmente questi sistemi rimarranno in piedi ed è probabile un solerte taglio dei ponti tra i sistemi di pagamento enunciati e la destinazione Anonymous.
«Ogni utente avrà un account FTP e potrà facilmente trasferire e condividere file tramite questo accesso». Ma con una promessa ulteriore: «Per la vostra sicurezza, useremo server russi». Insomma, lontani dagli USA e dalle ambizioni delle autorità americane, le quali hanno teso la loro trappola contro Megaupload grazie soprattutto alla collaborazione delle autorità europee e neozelandesi.
Sul sito non manca un ringraziamento speciale a Kim Dotcom, numero uno di Megavideo e Megaupload, per il servizio prestato negli anni alla community del file-sharing. Ora la sua eredità funzionale sarà raccolta dagli Anonymous i quali, terminata l’onda di proteste con cui sono stati affondati vari siti USA, tentano ora di cercare un approccio costruttivo mettendo in piedi un nuovo Megaupload.
Ad oggi, però, solo parole e promesse: i primi upload devono ancora cominciare mentre il passaparola su Twitter si moltiplica ora dopo ora.