Vista con la lente della Commissione Europea, l’ACTA appare molto differente da quella descritta dalla critica e dalle associazioni che stanno organizzando in queste ore la protesta contro il provvedimento firmato dalle autorità europee. Una apposita pagina, infatti, è stata predisposta dalla Commissione per mettere nero su bianco alcuni punti fermi: cosa è, cosa non è ed a cosa non porterà l’Anti-counterfeiting Trade Agreement.
La pagina (segnalata peraltro anche da Neelie Kroes sul proprio account Twitter) respinge tutta una serie di convinzioni che la critica ha sollevato nei mesi passati attorno un documento rimasto misteriosamente a lungo segregato al pubblico dibattito. La firma dell’UE apre però ad un capitolo nuovo: l’Europa ha ufficializzato il proprio appoggio al documento e per questo motivo dovrà ora darne chiare spiegazioni agli europei. Spiegazioni che arrivano anzitutto con una pagine di domande e risposte di per sé già densa di significati. Ed utile come punto di partenza per il dibattito destinato a deflagrare nelle prossime ore.
Cosa è l’ACTA?
- assicura alle persone di poter continuare a condividere materiale non piratato ed informazioni sul Web;
- non limita la libertà su internet. Non censura o chiude siti Web;
- non riguarda il modo in cui usiamo internet nella vita di tutti i giorni;
- permette alla gente di continuare ad usare i propri social network come Twitter o Facebook così come lo hanno fatto già in passato – senza cambiamenti;
- computer, iPad o iPhone non saranno controllati o monitorati: l’ACTA non è il Grande Fratello.
Perché l’ACTA non è la SOPA?
- SOPA è una proposta di legge USA che intende cambiare la legislazione USA. ACTA non richiede alcun cambiamento della legge europea. Tutto quel che puoi fare oggi legalmente rimarrà legale dopo la ratifica dell’ACTA;
- non prevede il taglio dell’accesso ad Internet ad alcuno.
Dunque perché l’UE supporta l’ACTA?
- perché l’ACTA assicura agli standard europei di protezione della proprietà intellettuale di diventare globali, proteggendo il lavoro in Europa;
- perché l’Europa perde 8 miliardi di euro all’anno in beni contraffatti che giungono sul nostro mercato
L’UE va anche oltre, descrivendo l’ACTA come un framework legale di imprescindibile importanza che agli effetti esporta un certo tipo di approccio più che importare limiti particolari. Ma la Commissione Europea ci tiene a smentire anche altri “luoghi comuni” sul documento, tentando così di prendere di petto un tema che rischia altrimenti di sfuggire di mano.
Smentita, ad esempio, la presunta segretezza dei documenti: l’accordo non si è sviluppato diversamente da quanto già accaduto in passato con provvedimenti simili; smentita la necessità di interventi legislativi ad hoc, poiché l’ACTA sarebbe già pienamente compatibile con le normative europee; smentito lo spostamento dei poteri verso i detentori di proprietà intellettuale: «al contrario, l’ACTA sarebbe disegnata con termini estremamente flessibili e contiene le necessarie salvaguardie per consentire alle parti di trovare un appropriato bilanciamento tra i diritti e gli interessi coinvolti»; ACTA non incide sui diritti fondamentali o sulle libertà civili, ma consente piuttosto di intervenire sulle organizzazioni criminali che agiscono con portata internazionale; l’ACTA non apre la strada a sistemi quali l’Hadopi francese (già bocciata in tempi non sospetti, peraltro, dalle stesse autorità europee).
Il testo finale dell’ACTA è stato intanto pubblicato in formato PDF dalla stessa Commissione Europea, a disposizione di chi voglia andare oltre le posizioni annunciate per mettere mano al testo nella sua forma originale.