Facebook è pronto per fare il proprio ingresso nel listino della Borsa di New York: il social network di Menlo Park potrebbe infatti essere prossimo a depositare tutti i documenti necessari presso la Securities and Exchange Commission per dare il “La” all’offerta pubblica iniziale (IPO), come suggerito da alcune fonti vicine all’azienda fondata da Mark Zuckerberg. A riportare tale news è il Wall Street Journal, il quale tuttavia snocciola ulteriori ipotesi sull’ingresso del gruppo sul mercato azionario statunitense.
Il debutto di Facebook in Borsa rappresenterebbe dunque uno degli eventi più importanti in tal senso degli ultimi anni. Il portale statunitense potrebbe essere accompagnato da una valutazione complessiva tra i 75 ed i 100 miliardi di dollari, collocandosi ai vertici della classifica del settore informatico. I ricavi provenienti dall’IPO potrebbero toccare invece quota 10 miliardi, rendendo tale operazione la quarta più importante nella storia degli Stati Uniti e la più corposa per quanto riguarda il comparto della tecnologia, superando di gran lunga Google, che nel 2004 non riuscì a superare la soglia dei 2 miliardi.
A guidare l’offerta pubblica iniziale dovrebbe essere secondo le previsioni Morgan Stanley, nonostante l’eterno rivale Goldman Sachs abbia in più occasioni sottolineato il proprio interesse nella vicenda. Il tutto, secondo quanto suggerito dalle fonti anonime del Journal, dovrebbe avvenire nel corso della prossima settimana, con ogni probabilità durante la giornata di mercoledì, benché esistano ancora diversi dubbi a riguardo: ulteriori voci parlano infatti di un’intenzione da parte dei vertici di Facebook di rimandare tutto alla prossima primavera, probabilmente nel corso del mese di aprile, facendo slittare il debutto del social network sul listino di New York.
L’imminente IPO trova tuttavia un ulteriore punto in proprio favore in seguito alla decisione da parte del portale di bloccare lo scambio di azioni per 3 giorni durante la settimana appena trascorsa, come accaduto in numerose altre circostanze per evitare pericolose speculazioni intorno al titolo. Intorno alla vicenda aleggia dunque ancora un alone di mistero circa le reali intenzioni del gruppo, il quale dovrà prima o poi compiere il grande passo a causa delle stringenti leggi statunitensi che obbligano le società alla quotazione in borsa qualora venga superato il tetto dei 500 azionisti. Un tetto cui Facebook risulta essere piuttosto vicino e che dovrà inesorabilmente essere superato: l’ingresso di Facebook in borsa, insomma, è solo questione di tempo.