Nel terzo trimestre 2011, l’Italia è tornata ad essere la prima fonte al mondo in termini di «traffico legato agli attacchi da reti mobili» con una quota pari al 31% del traffico globale, più del doppio di quanto fatto registrare nel trimestre precedente. Inoltre, la velocità media di connessione nel Bel Paese si si attesta sui 4 Mbps (in calo del 4,8% dal secondo trimestre) con un picco di 16.2 Mbps. Statistica tra le più basse d’Europa: fanno peggio solo Francia e Turchia.
Sono questi alcuni dei dati emersi dal Rapporto sullo Stato di Internet relativo al terzo trimestre 2011 elaborato dalla famosa piattaforma cloud Akamai Technologies, che si concentra nel fornire un’analisi approfondita di statistiche come penetrazione di Internet, traffico mobile e consumo di dati, origine degli attacchi informatici e velocità di connessione globale e locale. Tralasciando tuttavia le cifre globali e concentrando l’analisi sul mercato italiano, bisogna sottolineare ancora una volte le difficoltà che il nostro paese mette in evidenza nel rapporto con la Rete e la connettività.
Non solo la percentuale di attacchi da reti mobili è cresciuta nuovamente rispetto al trimestre precedente in modo sostanziale, ma continuano altresì ad esserci evidenti problemi per quanto riguarda la velocità di connessione, tra le più basse in Europa e nel mondo.
Va considerato che altri paesi Europei vicini non se la passano certo meglio, specialmente se si prendono in considerazione Francia e Spagna, ma già la vicinissima Svizzera è tra le prime del mondo, con una velocità media di 7,5 Mbps e anche in Repubblica Ceca, Romania e Irlanda si hanno statistiche superiori. La migliore del vecchio Continente è invece l’Olanda, con una media di ben 8,5 Mbps.
La velocità di connessione media globale è di 2.7 Mbps con il picco medio della velocità di connessione pari a 11.7 Mbps. A livello globale, è la Corea del Sud a vantare la più alta velocità di connessione media (16.7Mbps) ed il maggior picco medio di connessione (46.8 Mbps)
Deludenti anche i dati della navigazione mobile. In Italia, esiste infatti un divario di 2 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3,3 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (1,3 Mbps), mentre il massimo varia dai 8,4 Mbps ai 17,4 Mbps. Picchi decisamente inferiori alla media globale, ribadendo così quanto necessario sia investire in una rete di nuova generazione per portare il paese fuori dall’impasse in cui è finita dopo troppi anni di immobilismo.
I problemi della banda larga (e non solo) in Italia non si scoprono certo oggi. Nel 2012, è stato promesso però un sensibile miglioramento prima di tutto per quanto riguarda le reti mobile, e sembra che in Parlamento si stia spingendo per finanziamenti importanti in tal senso, in modo da poter allineare nel giro di qualche anno il paese del mare e dell’arte alle migliori medie europee e mondiali. L’Agenda Digitale al momento non ha dettami specifici, ma la Cabina di Regia organizzata avrà la responsabilità di dare precise risposte ad una domanda che si fa ormai sempre più urgente.