Volunia sta per aprire i battenti. Con slanci di insano entusiasmo in molti stanno definendo il progetto come il nuovo Google, ma il progetto ancora deve svelare le sue dimensioni e la sua natura. Un indizio, però, consegna a Volunia l’onore della curiosità: alla base del progetto v’è il nome di Massimo Marchiori, già autore della tecnologia Hyper Search sulla quale Larry Page e Sergey Brin hanno in parte costruito il modello del PageRank.
Quel che si sa di Volunia è che sarà un motore di ricerca. Ma se è lo stesso Marchiori a promettere che non sarà semplicemente un Google potenziato, al tempo stesso il tutto viene al momento trincerato dietro stretto riserbo: il sito è online, ma vi si può indicare soltanto un indirizzo email per candidarsi a diventare uno dei power user che avrà la possibilità di testare il servizio in anteprima. Volunia promette diversità, sbandierando l’intenzione di sradicare l’attuale concetto di motore di ricerca per evolverlo ad una dimensione nuova.
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Ho sprecato un incalcolabile numero di mesi per le pratiche burocratiche. Quando dovevo collegare i computer, Telecom mi informava che non poteva perché nel condotto non c’era spazio per un altro cavo. Sono stato costretto a installare una parabola e attivare una connessione radio con un fornitore remoto che supplisce ai disservizi delle reti normali. L’Enel ha impiegato due mesi per allacciare la corrente elettrica senza la quale nulla poteva funzionare. Ora, nonostante tutto, siamo pronti, determinati e convinti che il nuovo motore avrà successo; altrimenti cercheremo altre idee: web è un mondo bellissimo e stimolante.
Con queste parole Marchiori spiega al Corriere.it le difficoltà incontrate nell’avviare orgogliosamente il progetto in Italia. Lunedì 6 febbraio il motore aprirà i battenti: oggi si cela dietro l’occhiolino del logo ed un “seek & meet” che dice molto e nulla a proposito dell’anima degli algoritmi sviluppati. Quel che dovrebbe prendere il via con Volunia è “una differente esperienza del Web”, un modo nuovo di guardare alla Rete andando oltre quelli che sono i paradigmi fossilizzatisi attorno all’ombelico Google.
Volunia batte bandiera italiana, vanta un pedigree di tutto rispetto e sfodera ambizione ed orgoglio: non serve altro per meritare una giusta vetrina, ma da lunedì in poi dovrà sapersi meritare l’eco raccolta in queste ore. Perché di Google, finora, ce n’è stato uno soltanto.