Volunia non va d’accordo con tutti i siti Web. Il problema è di natura tecnica, ma pesa come un macigno sull’esperienza d’uso del motore di ricerca presentato nelle scorse ore da Massimo Marchiori. Ed è un problema che il motore vive in rapporto agli iframe, tecnologia che diventa ad oggi un ostacolo insormontabile per un motore che intende farsi strumento di esplorazione oltre che di ricerca.
Visitare Google con Volunia è impossibile. Medesimo problema si rileva con Facebook, nonché con Twitter, YouTube e molti altri siti Web. Nel momento in cui si tenta l’accesso al sito e l’utilizzo dei servizi di Volunia, il messaggio di risposta è un laconico avviso di errore: «il sito Web non supporta la tecnologia iframe». E la pagina rimane oscurata dietro tale pop-up. Al click sull’avviso si accede alle FAQ, ove è possibile reperire una spiegazione ufficiale del problema:
Alcuni siti web non supportano la tecnologia degli iframe o bloccano l’accesso se caricati all’interno di un iframe. Ecco perchè può capitare che vi siano pagine che non vengono caricate correttamente
Il motore, insomma, non può consentire la visita di taluni siti Web in virtù di precise disposizioni da parte dei siti stessi (gli iframe potrebbero essere infatti utilizzati con finalità truffaldine, motivo per cui ne è consigliabile il blocco da parte dei grandi brand della rete, nonché per utilizzi distorti che potrebbero gravare sul business del gruppo). Per il motore di Marchiori trattasi di un problema non da poco, poiché un motore che non consente l’accesso a parte del Web è di per sé un motore limitato. Un ostacolo di questo tipo pesa in modo fondamentale sull’esperienza d’uso (pensata e radicata nel principio stesso dell’iframe, creando la cornice di Volunia attorno al sito visitato) e se non sarà superato stroncherà sul nascere la bontà delle idee messe in campo.
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